Alemanno: “Per la Roma ci sono offerte credibili, sono ore decisive per il cambio di proprietà”

 Gianni Alemanno, sindaco di Roma, a Radio Radio e TeleRadioStereo ha parlato della questione radio private e del futuro della società giallorossa:

Sul blocco delle radiocronache delle emittenti radiofoniche locali
“A me sembra una misura ingiusta. Le dirette radiofoniche delle ‘locali’ hanno una tradizione, sono spesso folkloristiche, chiuderle per una questione di diritti mi sembra esagerato. Ho scritto questa lettera e ho avuto anche un colloquio telefonico con Bonaiuti e con l’aiuto del sottosegretario chiamerò uno ad uno questi signori per provare a far valere questo diritto, senza il bisogno di tirare fuori le carte bollate.

Alemanno scende in piazza per la Roma

 Da Affaritaliani.it:

”Spero che gli imprenditori di Roma ci mettano la faccia”, aveva detto ieri il sindaco capitolino Gianni Alemanno a margine di un convegno alla Luiss mentre da lì a poche ore sarebbe iniziato l’ennesimo incontro-fiume fra Rosella Sensi e Piergiorgio Peluso, responsabile del Corporate di UniCredit nello studio del presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto.
Insomma, mentre la città seguiva con molta attenzione gli sviluppi della complessa telenovela che ha messo fine alla lunga presidenza della famiglia Sensi (oltre 17 anni), l’esponente pidiellino si è auspicato che gli industriali della capitale possano scendere in campo per rilevare l’AS Roma. Non solo un auspicio, perché, secondo quanto risulta ad Affari, mentre il tira e molla fra le parti era agli sgoccioli, Alemanno ha già iniziato a sondare le reali intenzioni del tessuto imprenditoriale della Capitale per rilevare il club giallorosso e far sì che rimanga sotto il controllo di una proprietà casalinga.

Alemanno: “Lega, taci”

 La nuova replica di Gianni Alemanno alle accuse del Governatore del Veneto Zaia, nell’ambito della vicenda che vede coinvolte la Roma e Unicredit:

“La Lega deve stare zitta perchè si deve sempre ricordare che Unicredit nasce anche dalla fusione della Banca di Roma. Dimenticare questo significa tradire i risparmiatori e la parte di Unicredit che fa capo alla Banca di Roma. È esattamente il contrario, semmai siamo noi che critichiamo spesso le banche che vanno troppo al Nord e che prendono i risparmi da Roma o dal Sud e li investono al Nord.

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