Isla-Roma: in Cile danno l’affare per fatto

 Dal Romanista:

Claudio Ranieri l’ha messo praticamente in cima alla sua lista. Nel podio delle priorità del mister romanista, l’arrivo di Isla viene subito dopo la conferma di Burdisso. E insieme a un vice Riise. Ranieri, infatti, è rimasto conquistato dalla splendida stagione del difensore cileno dell’Udinese, 22 anni, che è in Sudafrica per disputare la coppa del Mondo. Nel suo Paese danno per certo l’arrivo alla Roma. Come riporta il sito 123.cl, tutta la stampa ritiene che entro pochi giorni Mauricio diventerà ufficialmente un giocatore giallorosso. Il suo procuratore, Leo Rodriguez, ha detto: «Vorremmo chiudere i dettagli prima dell’11 giugno, cioè prima dell’inizio del Mondiale. Mauricio vuole dedicare tutte le sue energie a questa importante competizione». Farlo sapendo che l’anno prossimo disputerà la Champions League sarebbe uno stimolo ulteriore.

Adriano: “Vengo a Roma per orgoglio, non commetterò errori”

 Adriano-Roma: ci siamo. Inizia domani la settimana decisiva per vestire di giallo e rosso l’Imperatore brasiliano. Il centravanti, atteso nella capitale martedì  per siglare il contratto che lo legherà alla società di Trigoria per i prossimi tre anni, si è imbarcato oggi da Rio de Janeiro alle 14.45 (le 19.45 in Italia) alla volta di San Paolo, per poi arrivare domani a Milano (ore 13,00). Al momento della partenza con un aereo della compagnia Tam, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla tv brasiliana Sport Tv:  “Vado a Roma per orgoglio per dimostrare a loro che la mia partenza non è stato per il motivo che pensano. Dovevo questo agli italiani, nella vita bisogna affrontare le difficoltà. Sarà un’avventura difficile ma ho la forza per cominciarla e farla bene.

Adriano: “Voglio essere l’Imperatore di Roma. Totti, il più grande di tutti”

Adriano e la voglia irrefrenabile di cominciare l’esperienza con la maglia capitolina: l’Imperatore, atteso nella Capitale a inizio settimana, ne parla con toni entusiastici sulle pagine de Il Romanista:

«Se vengo a Roma è perché voglio restare nella storia». Punto e basta. Più che testuale, chiaro. D’altronde è la parola dell’Imperatore, e se uno ha un soprannome del genere vuol dire che se lo merita o che se lo vuole meritare. L’intenzione di Leite Ribeiro Adriano è quella: «Roma è la città della storia, io vengo per rimanerci». A parte questo titolo, di tutto il resto non gli interessa molto. Le questioni giudiziarie, le intercettazioni che qualcuno ancora ieri ha tirato fuori in Brasile non gli fanno più tanto male. Adriano pensa a Roma. Anzi, più che pensarci la sente («è un’emozione»). Non gli pare vero che ci sia un posto adatto al suo soprannome: è un modo per ritrovarsi altrove dopo averlo fatto in Brasile, a casa sua. Un’altra Odissea. «All’Italia devo tanto, se ci torno è perché ci tengo, è per far vedere chi è Adriano perché nessuno lo ha visto veramente.Mai». Lui ci crede.
E’ sua, più della Roma, la scommessa, e non solo perché la Roma ha studiato il più possibile per ridurre pressoché a zero i rischi. Questa è una scommessa di Adriano con se stesso, di Adriano con l’Imperatore, di quelle sicure se sai quanto hai fatto per meritarti non solo l’Europa, l’Italia, la Serie A, ma addirittura Roma.
Per meritarti un’altra volta un’altra occasione, e per la prima volta un’occasione simile. Unica. Storica, come direbbe lui. «Storica», come dice.

Adriano – Roma: 7 chili di troppo, dal 1 luglio anche un tutor

 Primo obiettivo di Adriano, non appena giunto a Roma, è quello di ritrovare il peso forma. Il che equivale a dire: dieta ferrea per perdere i sette chili di troppo. Non solo: a facilitare l’inserimento dell’Imoperatore e tenerlo sotto monitoraggio, è prevista anche l’assistenza di un tutor. Da La Repubblica:

Poche ore all’inizio della settimana dell’Imperatore. Tra domenica e lunedì (quando si muoverà l’agente Rinaldi) Adriano salirà su un volo in partenza da Rio de Janeiro verso l’Italia: sosta di un giorno a Milano, poi mercoledì a Roma. Ultime ore brasiliane, quindi, per l’attaccante.

Adriano, ecco l’intercettazione

 Adriano, ecco l’intercettazione. E’ apparsa su globoesporte.com, la telefonata che secondo la polizia brasiliana metterebbe nei guai Adriano. L’imperatore, neo attaccante giallorosso, parla con suo cugino riguardo delle somme da girare ad altre persone. Gli inquirenti pensano che i destinatari di queste somme di denaro (circa 60 mila reais) siano dei narcotrafficanti della Capitale brasiliana. La prima intercettazione si riferisce ad una telefonata del dicembre 2009 in cui si sente Adriano che parla con il cugino per prelevare dal suo conto bancario 60 mila reais.
In un’altra intercettazione Adriano riferisce che in banca ci sono solo 30 mila Reais disponibili per prelevare. Il giocatore verdeoro racconta  che il direttore della filiale gli ha suggerito di fare un assegno di 30 mila Reais, ma siccome lui già ne aveva staccato uno dal valore di 60mila e che il dirigente avrebbe provveduto ad ottenere i soldi. Adriano dice al cugino di aspettare.

Adriano: la polizia crede alla sua verità, un giudice no

 Adriano: calciatore travagliato. Secondo il Corriere della Sera il giudice non crede alla sua verità sulla questione del narcotraffico:

L’ultima dell’Imperatore carioca, con la valigia pronta per Roma, nasce da una ingente somma di denaro uscita dal suo conto corrente. È finita a uno dei più pericolosi narcotrafficanti di Rio de Janeiro, oppure ai bambini poveri della favela? La differenza, si capisce, non è di poco conto. Le verità restano due anche per la giustizia carioca. Un magistrato lo ritiene coinvolto in una brutta storia, la polizia invece crede alla storia dei bambini. La sua partenza per l’Italia, prevista per domani, non appare comunque a rischio.

Contratto Adriano: dieta e a letto presto

 Dalla Gazzetta dello Sport

Le frequentazioni molto chiacchierate e i guai giudiziari che gli sono piovuti addosso non spaventano la Roma. A Trigoria ostentano ancora tranquillità: «Adriano — dicono — ci ha garantito che risolverà tutto prima di venire in Italia». Il suo agente, Gilmar Rinaldi, conferma: «Lunedì saremo a Roma». Dal Brasile, però, arrivano notizie inquietanti: Adriano segnalato negli uffici della Procura di Rio de Janeiro e, ieri sera, anche in commissariato per più di un’ora. Il calciatore è sospettato di aver consegnato 60 mila real (25 mila euro) al narcotrafficante Fabiano Atanasio da Silva, coinvolto nell’abbattimento di un elicottero della polizia in cui persero la vita tre agenti. «I fatti sono gravissimi — ha detto ieri il procuratore Themistocles —: forti indizi dimostrano che Adriano ha intrattenuto relazioni con leader narcotrafficanti».

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