Roma-Siena: Baptista alla prova del “9”. Ranieri rilancia Mexes e scommette sul centrocampo

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 ROMA-SIENA – Quando un turno agevole si trasforma in una prova da “grandi”. Quando una formalità – con tutto il rispetto per gli avversari – diventa una sfida multipla con se stessi. Ranieri non avrebbe mai immaginato una sorte simile per Roma-Siena. La vittoria sulla Juventus ha lasciato in dote il “tutto esaurito” nel reparto dell’ambulatorio di Trigoria riservato agli attaccanti. Toni ko, Totti appresso a lui. Non basta. Anche Vucinic è stato costretto al forfait dell’ultima ora, dopo che le sue condizioni, nella giornata di ieri erano state date in netto miglioramento (il montenegrino era riuscito ad allenarsi con i propri compagni). Menez, invece, ha lamentato un fastidio al ginocchio all’indomani della “bastonata” di Ranieri in Coppa Italia. Il tecnico e lo staff sanitario non hanno potuto far altro che prenderne atto: così anche il francese “dolorante” non è stato convocato per la sfida dell’Olimpico (appuntamento alle ore 15.00). “Non vi è un’altra circostanza, da che faccio l’allenatore della Roma, in cui ho dovuto rinunciare a così tanti attaccanti“, è la fotografia dell’allenatore. Che però non si scoraggia: “Stiamo spingendo e non voglio bucce di banana sul cammino. Trascorse 19 gare insieme, ora conosco i giocatori nei minimi particolari e loro conoscono me“. Loro sanno che domani dovranno dare tutto per il condottiero di San Saba.
BAPTISTA, LA PROVA DEL 9 – Domani Julio Baptista avrà la possibilità di far abbassare il volume di Radio Mercato, per alzare quello del campo. Il brasiliano è atteso alla prova del “9”. In tutti i sensi. L’attacco giallorosso poggerà sulle sue spalle. Ranieri lo carica a dovere: “Devo riconoscere che, da quando ha potuto allenarsi nel migliore dei modi, ha fatto bene. Sono contento di lui. E’ un campione e un professionista davvero serio. Da lui mi aspetto quello che sa fare: i gol, le giocate importanti. Me lo tengo ben stretto perchè ci darà una grossa mano“. Parole che sanno anche di valigie chiuse e partenza dalla Capitale rinviata almeno a giugno. Discorso simile (esclusi gli elogi per l’impegno profuso in allenamento) è stato fatto su Menez: “Non parte, sta qui e farà vedere ciò di cui è capace – ha garantito l’allenatore -. Mi auguro solo che resti con la voglia giusta. Può sbocciare da un momento all’altro. Può fare la differenza. Speriamo che i tempi di attesa non siano lunghi. Lui non rappresenta affatto una sfida personale, mi piace aiutarlo ad esprimere le sue qualità: d’altronde è uno dei compiti di un tecnico. Jeremy è parecchio sensibile, si fa voler bene dallo spogliatoio, non è isolato. In Coppa (contro la Triestina, ndr), dopo l’assist per Vucinic, sono andati tutti ad abbracciarlo. Deve dimostrare di essere il campione che è“.
LA CHIAVE, IL CENTROCAMPO – “Diciannove giocatori della rosa sono andati a segno“. Il dato è utile a Ranieri per confortarsi da sè. Dietro a Baptista, il tecnico sembra orientato a schierare cinque centrocampisti di ruolo (tutti in gol, il dato torna…), nell’intelaiatura del 4-2-3-1. Pizarro e De Rossi si posizioneranno un passo indietro rispetto alla linea composta da Taddei, Brighi e Perrotta. Il trasferimento ormai certo di Okaka al Fulham, obbliga ad usare prudenza sul suo impiego. Burdisso e Cassetti potranno finalmente tirare il fiato: al loro posto, ecco Mexes e Motta. Philippe tornerà titolare in campionato 55 giorni dopo l’infortunio rimediato nel derby. Il reparto difensivo sarà completato da Juan, Riise e Julio Sergio. La Roma è chiamata ad una prova d’acciaio. Dovranno spingere tutti e undici sull’acceleratore. Senza rischiare di scivolare su una buccia di banana…
Simone Di Segni
PROBABILI FORMAZIONIRoma (4-2-3-1): Julio Sergio; Motta, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Brighi, Perrotta; Baptista.
Siena (4-3-3): Pegolo; Rosi, Terzi, Ficagna, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Ekdal; Reginaldo, Calaiò, Maccarone.


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