Roma, Sensi: meno potere ma stesso stipendio

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 QN riprende il contenuto di un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore:

Rosella Sensi perde i poteri ma lo stipendio non cambia. E’ questo il titolo dell’articolo pubblicato oggi dal Sole 24 Ore sullo “stipendio fisso a 1,1 milioni di euro lordi l’anno” del presidente e amministratore delegato della Roma. “Il progetto di bilancio al 30 giugno 2010 conferma i compensi ricevuti” dalla presidente giallorossa in ciascuno dei cinque anni precedenti. “Al netto delle tasse – si legge dal quotidiano economico – c’è un guadagno di 45mila euro al mese per Rosella.

La busta paga non è agganciata ai risultati economici della società che, da quando è in Borsa, il 23 maggio 200, non ha mai distribuito dividendi”. L’anno scorso la squadra ha sfiorato lo scudetto ma il bilancio è peggiorato. “La perdita netta consolidata di competenza è di 22 milioni, rispetto al passivo di 1,56 milioni al 30 giugno 2009, dopo proventi netti e plusvalenze da calciomercato per 19 milioni di euro (16,4 nel 2009). Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno è negativo per 13,2 milioni”. Il club dovrebbe fare una nuova ricapitalizzazione o vendere dei calciatori. Ma comunque “resta invariato il compenso di 250 mila euro lordi annui per Silvia Sensi, nel Cda con “delega di poteri e rappresentanza nell’ambito della commercializzazione e valorizzazione di contenuti As Roma trasmissibili sui circuiti media e singoli, con firma singola fino a 10 milioni di euro”. Rosella, i cui poteri sono stati ridotti agli atti di valore fino a 5 milioni, “conserverà la carica di presidente con gli attuali compensi” fino alla cessione della Roma per un massimo di altri due anni.


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