Roma, Riscone: parola d’ordine, riattivazione

 La Gazzetta dello Sport pone l’attenzione sui metodi di lavoro della Roma nel corso del ritiro di Riscone di Brunico: almeno una grande novità rispetto alla preparazione degli scorsi anni. Claudio Ranieri punta molto sul lavoro con la palla: serve a stressare meno il calciatore ed evitare il sovraccarico. In gergo? Si chiama riattivazione. Testuale:

Sarà la suggestione dei tempi che furono o, più banalmente, una coincidenza, ma sui campi dove lavorarono negli anni Settanta e Ottanta le Rome di Scopigno e Liedholm, va di moda una preparazione dove il pallone è tornato al potere. Meno corsa, più calcio. Meno smorfie, più sorrisi. La riattivazione Tutto ha una spiegazione, anche questo ritorno al passato. «Si chiama riattivazione», fanno sapere i preparatori atletici.Dice Riccardo Capanna: «Bisogna evitare di stressare i giocatori. Il calcio sta cambiando e tornare a lavorare con il pallone aiuta a evitare un sovraccarico di stress».

La riattivazione va intesa come un approccio più morbido al lavoro dopo le vacanze. Con il comandante Spalletti il ritorno era più brusco: si correva molto e qualche muscolo non gradiva. Non che con Ranieri la Roma cammini: si corre anche con il pallone. Ma è una corsa diversa. Il pallone tra i piedi distrae e diverte e i calciatori sono eterni bambinoni: meglio correre divertendosi che soffrendo. Molto pallone e anche molte situazioni di gioco, in questi primi giorni di lavoro nell’afa montana. Ranieri sta curando in modo particolare il lavoro per settori: prova la difesa in linea e rigorosamente a quattro, a centrocampo la formula è sempre quella dei due centrali, davanti si sta collaudando il trequartista (Totti) dietro le due punte (Adriano e Vucinic). Simplicio è uno degli osservati speciali: in assenza di Pizarro, bloccato dalla tendinite, tocca al brasiliano dettare i tempi di gioco. C’è poi una figura che Ranieri cambia ogni giorno: il jolly. Questo jolly non ha il cappello da «matta», ma il fratino bianco. È l’uomo in più delle due squadre nelle partitelle. Venerdì è toccato a Menez, ieri al redivivo Barusso.

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