Roma, un segreto di nome Ranieri

Claudio Ranieri ha cambiato le sorti della stagione della Roma e, da quando è alla guida del club giallorosso, la squadra capitolina procede a ritmo scudetto. Nessuno come il testaccino. Nemmeno Capello, nemmeno Spalletti. Da Il Corriere della Sera:

Non può che elogiare tutti Claudio Ranieri, il tecnico osannato dalla gente che ormai non può più «bluffare»: «Era una gara delicata per tutta Roma e la gente che ci segue. Cinque mesi di sacrifici hanno portato a questa vittoria contro un avversario stratosferico. Una sfida bellissima che siamo riusciti a vincere e io ringrazio i miei ragazzi che l’hanno interpretata al meglio. I primi 40 minuti sono stati stupendi, poi sul finire del primo tempo l’Inter è salita di tono. Rimanere compatti e concentrati: grazie a queste componenti siamo riusciti a spuntarla. Ho cambiato tattica tornando al 4-4-2, perché giocare con l’Inter è una partita nella partita». Il solito, opportuno, flash-back per ricordare il punto di partenza e poi uno sguardo alle prospettive: «In ottobre eravamo in piena crisi, con l’umiltà e l’aiuto fantastico del nostro pubblico ci siamo risollevati. Quando giochiamo così, è dura per tutti». E adesso?

«Io non mi nascondo mai, ma ricordo che siamo ancora secondi. Ci aspetta una vera guerra di nervi nel rettilineo finale. La squadra sta bene fisicamente e io penso già al Bari». Ranieri valuta «positiva e autorevole» la direzione di Morganti e fa gli elogi a Pizarro: «David ha giocato una gara strepitosa, lui è insostituibile. Detta i tempi e fa respirare la squadra, anche se le sue veroniche ci fanno trattenere il fiato: quando esagera mi provoca tachicardia» . Su Mourinho, suo rivale-nemico, dice: «Ci siamo salutati, qui sono il padrone di casa e gli ho rivolto i complimenti». Per la Roma inizia un altro mini campionato: ne sono consapevoli anche nello spogliatoio: c’è Julio Sergio che benedice i tre legni colpiti dai nerazzurri ma parla di «vittoria giusta», mentre Taddei dedica la vittoria a Lobont che era in tribuna: «Il nostro segreto è Ranieri».

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