Roma-Psg 1-1, pagelle: Mexes e Vucinic crescono, Greco è pronto

 Le pagelle dei giallorossi dopo la partita tra Roma-Psg valevole per il Torneo di Parigi.

Julio Sergio 6,5: pimpante, reattivo. Smanaccia in un paio di circostanze e crea sempre una muraglia – braccia, gambe, corpo – contro ogni avversario che cerchi di violarne la rete. Non può nulla su colpo di testa ravvicinato di Hoarau.

Rosi 6+: stavolta riesce a entrare in partita in fretta e non subisce le velleità francesi se non in sporadiche occasioni. Diligente e ligio al dovere, quando saprà osare, riuscirà a garantire un ulteriore salto di qualità alla propria prestazione.

Andreolli 6: di fianco a un Mexes che cresce gara dopo gara, riesce a limitarsi al compitino quando occorre e garantisce un apporto prezioso. In qualche circostanza lo troviamo spaesato, timido.

Mexes 6,5: se non altro, per il fatto che riconosciamo un crescendo costante al transalpino fresco di preconvocazione in Nazionale. Vuole metterci anima e corpo, va meglio che nelle amichevoli precedenti (quando di fronte aveva attaccanti assai più modesti).

Riise 6: nel finale è tra i più polemici nei confronti della terna che ha raddoppiato i minuti di recupero. Nel complesso gara sufficiente con solita quantità e sprazzi di alta qualità (suo l’assist a Greco per il gol).

Taddei 6: Ranieri gli regala tutta la partita e lui non fa fatica a interagire con compagni di reparto che conosce a menadito. Trotterella in mezzo al campo con solita movenza felpata, cala alla distanza ma non al punto da soccombere contro i diretti avversari.

Perrotta 6: passaggi e incursioni, ragionamento e scatto. Tutto il repertorio di Perrotta si sta rimettendo in vetrina, da qui a tre settimane sarà al top.

Greco 6,5: un voto che vuole essere un riconoscimento rispetto alla capacità del centrocampista di rispettare le direttive e a quel pizzico di intuizione che ne svela l’aspetto fantasioso. Sa essere l’uomo giusto al momento giusto.

Menez s.v.: il più in forma della Roma attuale è durato mezz’ora. Il ritorno in patria di Menez rischia di servire a Blanc il primo forfait in seguito alla chiamata in Nazionale (già avvenuta). Peccato, perchè Jerry avrebbe fatto divertire.

(28′ Pit) 6: anche lui, meglio di altre volte ma anche per la capacità di rimanere aggrappato alle indicazioni di un reparto che, per due quarti almeno, era quello titolare.

Vucinic 6+: si muove e fa disperare la retroguardia francese. Come scatta sono mal di testa, come tocca palla riesce a inventare un pericolo. Forma sempre più evidente.

(79′ Brighi) s.v: il marcatore della prima gara (contro il Bordeaux) riesce a ritagliarsi oltre 15′ ma non sono sufficienti per incidere. Di certo, il Brighi che conosciamo non è uno che fa danni: infatti, non li ha fatti.

Totti 6: Capitano sempre coraggioso, generoso, ma anche a tal punto intelligente da sapere fino a che punto forzare la mano. Peccato per il rigore fatto ribattere (e sbagliato al secondo tentativo) perchè avrebbe regalato vittoria sicura e messo l’arbitro nelle condizioni di evitare la figuraccia di un recupero raddoppiato chissà perchè.

Ranieri 6,5: buona Roma, si rivedono grinta e concentrazione ma il rammarico è quello di non aver potuo saggiare le condizioni dei due nuovi acquisti, Simplicio e Adriano. Il testaccin oha cercato di dare spazio a tutti annotando quel che già va e quello che ancora manca.

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