Roma – Liverpool? Nessun conflitto

di Redazione Commenta


 Dal Corriere dello Sport:

The Guardian,ieri mattina, ha fatto scattare l’allarme in tutta la Roma giallorossa.« Con DiBenedetto proprietario, la Roma rischia l’esclu­sione dalle coppe perché il regola­mento Uefa non consente di essere azionisti di due società ». Dove la se­conda società è il Liverpool, club ac­quistato qualche mese fa da una so­cietà americana di cui, appunto, fa parte anche mister Tom DiBenedetto. C’è da preoccuparsi? No, diciamolo subito.« Non c’è alcun conflitto d’inte­ressi »hanno già fatto sapere gli avvo­cati che assistono mister DiBenedet­to. In ogni caso, anche nell’ipotesi più negativa possibile, la Roma non ri­schia di essere esclusa dalle prossi­me coppe europee, si spera dalla Champions, si teme dall’Europa Lea­gue. Il problema, peraltro, è già stato affrontato all’interno della nuova Ro­ma, arrivando alla conclusione che prima di tutto non ci sono i presuppo­sti regolamentari perché questo av­venga e se al contrario l’Uefa la do­vesse pensare in maniera diversa, mi­ster Tom uscirà dalla società che ha il controllo del cento per cento delle azioni deiReds.A questo proposito, al momento del passaggio di conse­gne al gruppoborn in the Usa,verrà ufficialmente richiesto un parere ul­timativo al massimo organismo del calcio europeo. E in base a quello ci si comporterà.

Detto questo, vediamo cosa dice in dettaglio l’articolo tre del regolamen­to Uefa. Tre i criteri base. Il primovieta che« qualsiasi club iscritto a una competizione Uefa, direttamente o indirettamente, possegga azioni o interessi economici su altri club iscritti alle stesse competizioni Ue­fa » .Il secondo comma prevede che« nessun individuo o entità legale può essere nella posizione di controllare o influenzare più di un club iscritto a competizioni Uefa sia attraverso la maggioranza azionaria oppure eser­citando un potere decisionale sulle scelte » .Infine è specificato ulterior­mente come ci sia il divieto ai singo­li, coinvolgimenti in più di un club« a livello manageriale, amministrativo e sportivo in qualità di azionista ».

A leggere con attenzione la norma, il rischio c’è tutto. Ma a preoccupar­si, sempre leggendo il resto della nor­ma, dovrebbe essere il Liverpool, non la Roma. Perché nel caso in cui que­sto conflitto di interessi ci fosse dav­vero, la norma prevede l’esclusione di un club in base a questi criteri: 1) si favorisce il club iscritto alla compe­tizione più prestigiosa; 2) conta il piazzamento conseguito nel proprio campionato; 3) il ranking Uefa. Dun­que in quest’utlima stagione la Roma ha disputato la Champions e il Liver­pool l’Europa League ( entrambe so­no già fuori dai giochi). Le due squa­dre in queste momento sono entram­be al sesto posto nei rispettivi cam­pionati con la Roma più vicina al quinto di quanto lo sia la squadra in­glese. Infine, è vero, che nel ranking Uefa il Liverpool è avanti alla Roma. Ma perché mai dovrebbe valere la re­gola tre, piuttosto che la uno o la due? 


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