Roma, Unicredit e la famiglia reale saudita

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 Il Corriere dello Sport:

Tanti rumors per nulla. Anzi no. Perché chi pensa che i contatti alla ricerca del nuovo proprietario della Roma siano cominciati solo da pochi giorni, è sulla strada sbagliata. Sono mesi, a stare stretti, che la Roma in vendita non è un mistero per nessuno di quelli per i quali non deve essere un mistero. In Italia e all’estero.  Ci sono stati già contatti, richieste, no, grazie, rinvii. Tutti a un livello molto alto. Perché l’interesse di tutti, a partire dall’advisor che sarà Rotschild, è sintetizzato da un obiettivo: prendere in esame solo proposte, serie, concrete, forti, in grado di garantire un futuro solido e importante alla società giallorossa. I paletti che sono stati messi ridimensionano assai la possibilità che alla Roma si avvicinino acquirenti poco seri e poco cash. E allora…
ARABI – La notizia è stata verificata e confermata. Pochi giorni fa, in un noto albergo di lusso della capitale, qualificatissimi esponenti di Unicredit hanno avuto un incontro con i massimi rappresentanti del Fondo sovrano reale Saudita. Non serve essere esperti di economia, per ca­pire che siamo di fronte a un fondo tra i più liquidi al mondo. Giusto per dare un numero, le risorse gestite dal Fondo sarebbero una cifra in­torno ai cinquecento miliardi di dollari. Pare anche, per esempio, che il cinque per cento del capitale del Fondo, sarebbe destinato per statuto a investimenti nello spettacolo e nel tempo libero. Il calcio non può non essere compreso. Come per esempio dimostra la proprietà del Manchester City. Tra le parti si è parlato anche di Roma. Meglio, del futuro della Roma. Che, come si sa, dal prossimo ventisei luglio, giorno della ratifica della conciliazione tra Unicredit e Italpetroli, sarà anche ufficialmente in vendita. A questo proposito c’è da dire che gli avvocati delle parti si stanno incontrando tutti i giorni per fare in modo di chiudere il contratto entro il ventisei, così come l’arbitro degli arbitri, il professor Ruperto, è già al lavoro nella scrittura della sentenza finale avendo come obiettivo di chiudere il tutto entro il trentuno luglio.
RUMORS – E politica. Ieri sulla Roma è tornato a far sentire la sua voce anche il senatore Giulio Andreotti: «Dobbiamo comunque essere otti­misti per il futuro della Roma. Non bisogna lasciarsi andare a facili fanati smi anche perché non è il momento di fare il pianto greco ». Quasi contemporaneamente, un’agenzia, rilanciava la cordata capitanata dalla famiglia Angelucci che avrebbe come sponsor l’onorevole Massimo D’Alema (gli Angelucci sono anche editori, in ballo ci sarebbe anche la proprietà de “ L’Unità”). Il tutto, mentre continua il prolungato silenzio dell’imprenditore Francesco Angelini. Le voci continuano a proliferare come conigli. Impossibile riuscire ad averne il controllo. Una, ieri, riferiva che Aldo Spinelli sarebbe tornato a intressarsi alla Roma. Sarebbe tornato, l’attuale proprietario del Livorno (in vendita), perché già due anni fa il nome di Spinelli fu fatto come possibile acquirente giallorosso. C’è anche un’altra voce che vorrebbe il proprietario della Red Bull, Dietrich Mateschitz, in tenzionato a comprare il club giallorosso. Voci queste, però, che non è stato possibile verificare e confermare. Al contrario di quella del Fondo sovrano Saudita.


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