Roma – Adriano: “Sogno una rete alla Lazio”

di Redazione Commenta


Tra le parole strappate ad Adriano in occasione delle visite mediche al Gemelli, almeno tre frasi meritano un richiamo: “Voglio segnare almeno 25 gol”, “Sono pronto”, “Sogno un gol alla Lazio”. Da Il Tempo:

Adriano, più che un imperatore, sembra una trottola: su e giù in continuazione per il traffico di Roma. La fatidica firma arriverà alla fine di una giornata iniziata presto e terminata molte ore più tardi. L a sveglia di buon’ora e l’appuntamento all’Hilton con Tempestilli alle 8 sono solo il buongiorno. Carovana di macchine per Via Trionfale e arrivo a destinazione, ingresso del Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli, alle 8.47. Il gruppone è composto da Adriano, tre brasiliani (due amici e un cugino) vestiti come dei rapper, l’agente Fifa Roberto Calenda, Tonino Tempestilli, il dottor Luca Pengue, la responsabile della comunicazione della Roma Elena Turra, una troupe di Roma Channel, un fotografo ufficiale e il servizio d’ordine.

Lunghissimo giro interno all’ospedale, incontro con il professor Paolo Zeppilli e raggiungimento del reparto di Medicina dello Sport, settimo piano, alle 9.24. Durante il tragitto, primari, dottori, infermieri, portantini, curiosi, pazienti, parenti e amici dei pazienti si accorgono di Adriano e gli strappano qualche promessuccia: «Voglio segnare almeno 25 gol», «sono pronto», «sogno una rete alla Lazio» e «di vincere con la Roma». Entrata in ambulatorio, bilancia, test e visite: peso «dichiarato» 102 chili (5-7 di troppo), ma per il resto va tutto per il verso giusto. Forse anche meglio del previsto. Adriano saluta il professor Zeppilli alle 11.10, fa un salto di pochi minuti in Radiologia ed esce dal Gemelli alle 11.50. Un cenno e una posa per i fotografi e ritorna in albergo. All’Hilton ci resta per un paio d’ore, fino alle 14.30, quando sale in macchina con Calenda per raggiungere il suo procuratore Gilmar Rinaldi, atterrato di prima mattina a Fiumicino, in un hotel di Via del Babuino. A Villa Pacelli, intanto, si sta radunando tutto lo «Stato Maggiore» romanista: c’è già Rosella Sensi, si vedono anche il marito Marco Staffoli, la dottoressa Cristina Mazzoleni, l’avvocato Antonio Conte, il coordinatore dell’area tecnica Gian Paolo Montali, il ds Daniele Pradè e il dt Bruno Conti. A questo punto, manca solo Adriano. Detto, fatto: alle 16.30 il Suv con a bordo il trio Calenda-Adriano-Rinaldi, preceduto da quello di Tempestilli, varca il cancello di Via Aurelia. Saluti, presentazioni di rito, due chiacchiere e la scintilla scocca in un amen. Adriano promette e dice di essere motivatissimo, Rosella Sensi e il resto della compagnia romanista ne ricavano immediatamente un’ottima impressione e ci credono. Arrivano i fogli di carta, le penne e le firme: contratto triennale da 5 milioni lordi, 2,8 netti garantititi, a stagione più ricchi premi e accordo integrativo comprendente le famose clausole comportamentali.


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