Ranieri: il modulo è il 4-4-2

 Dal Corriere dello Sport:

La Roma c’è. Se­condo pareggio francese che le va stretto, al termine di no­vanta minuti in cui i gialloros­si sono stati squadra, singoli, come Mexes, in crescita espo­nenziale, e quei tre là davanti che possono dare spettacolo ovunque e comunque. Il tor­neo, organizzato da dilettanti allo sbaraglio, è andato al Bordeaux, ma di questo ce ne possiamo fare una ragione. E’ stata Roma vera, stavol­ta. Pur con assenze pesanti: De Rossi, Pizarro, Juan, Adriano, Fabio Sim­plicio, Doni, Baptista, in attesa dei Burdisso brothers. Niente tridente contro i padroni di casa del Psg. Forse ci sbaglieremo, ma è que­sta la Roma che il tecnico ha in testa, schie­rata con il preferito 4-4-2, Menez nel doppio ruolo di esterno di centrocampo e attaccante aggiunto, Vucinic prima e seconda punta, Totti che va dove lo porta un talento che nep­pure l’età potrà mai ridimensionare. Il capi­tano da queste parti non aveva mai giocato. Ha pensato bene di presentarsi alla sua ma­niera, uno, due, tre lanci dei suoi, cioè una, due, tre occasioni da rete che solo lo svagato Vucinic d’occasione non è riuscito a trasfor­mare in gol. Peccato che quei tre davanti si sia riusciti a vederli per neppure trenta mi­nuti, colpa di un infortunio capitato al talen­to di casa, tutta la famiglia e gli amici in tri­buna.

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