Ranieri: “Il calcio sporco mi fa schifo”

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 Dal Romanista:

 E’ stato più difficile dopo Brescia preparare questa partita?

Posso dire di aver ritrovato la Roma che tanto bene ha fatto negli anni precedenti.

Che partita si aspetta?
E’ un momento difficile per la Roma, l’Inter sta bene.
Non c’è Julio Sergio. Lobont il vice?
Lobont è il vice anche se Doni sta lavorando bene. Riise? Penso la sera prima della gara chi far scendere in campo. Dopo l’allenamento di rifinitura avrò le idee più chiare.
Adesso è più difficile dopo la sconfitta infrasettimanale?
Non è più difficile perchè la risposta che la squadra si è data a Brescia è stata positiva. Sappiamo che è dura, le difficoltà non scompaiono dall’oggi al domani. Ma la determinazione e la motivazione di Brescia mi fanno ben sperare.
Il gruppo come sta? E’ un pò depresso?

E’ amareggiato, come tutti quanti noi. Amiamo il calcio sopra ogni cosa e quando accadono queste cose ti senti colpito a freddo, sei indifeso. Hanno sbagliato, lo hanno riconosciuto ma bisogna guardare avanti.

Ridirebbe le stesse cose del post partita di Brescia?
Io parlerei della partita con l’Inter, senza fare dietrologia.

La designazione di Morganti? 

Ho fiducia nel calcio pulito, gli altri non li calcolo.

Il divario tra Roma e Inter è così evidente o si parte alla pari?
Non partiamo alla pari. Io dico sempre che la classifica è lo specchio di una squadra per cui se dopo queste prime giornate l’Inter sta lassù e la Roma sta giù evidentemente abbiamo avuto dei problemi. E chi segue la Roma sa che tipo di problemi abbiamo avuto. Adesso recuperiamo giocatori importanti, abbiamo recuperato la nostra mentalità per cui è come se il nostro campionato cominciasse ora.

Se dovesse evidenziare le differenze tecniche e tattiche tra Roma e Inter. Cosa teme di più dei nerazzurri?
Ha cambiato allenatore ma la struttura è la stessa, la solidità è la stessa. Ci sono delle cose differenti ma è normale. Cosa temo di più? L’Inter è una corazzata, sono anni che sta dettando legge in Italia e in Europa, noi siamo in convalescenza e andiamo a incontrare una squadra in grossa salute contro un malato che si sta riprendendo

C’è stata la risposta di Lippi. Vuole replicare alle parole dell’ex ct?
Ora non è il momento, ci sarà tempo casomai.

Come si risolve questa sterilità offensiva?
Non è soltanto un reparto, è tutta la squadra. Così quando incassiamo tutti i gol che stiamo incassando non è la difesa, non è il portiere, non è un singolo, è il complesso. Quando una squadra non ha palla, tutti quanti devono concorrere per la riconquista della sfera: quella si chiama difesa. Abbiamo degli attaccanti notevoli per cui prima o poi faranno tutti la loro parte. SI è sbloccato Borriello, che è l’ultimo arrivato e tante volte si dice non conosce gli schemi invece si è subito sbloccato, arriveranno tempi migliori anche per tutti gli altri.

Ci sono possibilità di vedere Adriano dal 1’?
Me lo auguro, io sono il suo primo tifoso.

Cicinho lo vede anche esterno alto a centrocampo oltre che come terzino basso?
Lo vedo in tutti e due i ruoli, a Brescia mi ha impressionato favorevolmente. Certo che il nostro atteggiamento e la nostra grande spinta gli ha permesso di far vedere tutto il suo bagaglio tecnico e tattico e gran piede, per cui ha sfruttato al massimo quell’opportunità che gli ho dato. Parlando con lui gli ho detto: puoi giocare anche davanti. Sono contento di quello che sta facendo, quest’anno è totalmente un altro giocatore. Castellini? Può giocare.

Vucinic come sta fisicamente? 

Sta meglio. La partita di Brescia veniva dopo due settimane in cui si era allenato poco. Il giorno dopo la partita di Brescia si è voluto allenare come se non avesse giocato affatto. E’ segno che il ragazzo ha capito le sue difficoltà e sta cercando di rimediare.

Cosa significa che gli altri non li calcoli?
Quelli che non vogliono parlare di calcio. Io amo parlare di calcio, è il mio lavoro. Tutti quelli che cercano la polemica solo per il gusto di farla, per attirare audience, non mi piacciono.
Hanno colpito le sue parole su chi lavora nell’ombra. Prima ha detto che ci sarà tempo per replicare…
Io non devo replicare a nessuno, ci sarà tempo per parlarne, la nostra concentrazione ora è sull’Inter.

Quanto è amareggiato?
Per niente, ormai ho una certa età, ero amareggiato molto di più quand’ero giovane. Non lo accetto, mi schifa, ma ci convivo.

Quali responsabilità ha lei su questa classifica?
Le stesse che avevo l’anno scorso, che avevo due anni fa alla Juventus quando siamo arrivati secondi, quando siamo arrivati terzi, quando ho salvato il Parma. La percentuale di quanto determina un allenatore non lo so.

È indispensabile frenare l’emorragia di risultati?
Serve una vittoria. Noi guardiamo la Roma ma ci sono altre grandi squadre che stentano. Sono le altre che invece l’anno scorso avevano fatto un pochino di meno che invece già hanno preso il piede giusto. Avevo detto sarebbe stato un campionato difficile, e noi invece siamo un po’ in ritardo.

Quando è andato via dalla Juve è stato molto criticato perchè non voleva Diego…
Parliamo dell’Inter per favore.

Mexes contro il Brescia ha offerto finalmente una prestazione sui suoi livelli.
Sono molto vicino a Philippe, gli ho detto che aveva fatto un intervento da vero campione e purtroppo non è stato visto nella maniera adeguata. Nel calcio ci sta, ma si riprenderà.

L’ingiustizia di Brescia può compattare la squadra?
Avevo già rivisto la Roma tignosa, compatta determinata. Nello spogliatoio ho visto la squadra ancora più coesa. Questo mi fa essere sereno, posso vincere le partite ma se non sento la squadra non sono sereno. Io sono sereno perchè vedo che squadra e società stanno con me. Sono molto determinato a portare avanti il mio lavoro.

Ipotizzabile un ritorno di Cassetti a destra?
Recuperando Castellini e Riise potrei avere l’imbarazzo della scelta a sinistra e riportarlo di là. Scioglierò i dubbi in base alle risposte di dottori e giocatori.

Senza Mourinho dall’altra parte, che vigilia è?
Non c’è più un numero 1 ma ce ne è un altro, perchè Benitez è un grande tecnico, ha vinto la Champions League, è un allenatore di valore internazionale. E’ una partita importante per la Roma, non trovo differenze.

Possibilità di innervosirsi facilmente dopo i fatti di Brescia?
Ne ho parlato, ho detto che dobbiamo giocare a calcio senza farci prendere da sentimenti di rivalsa, che sarebbe la cosa peggiore. Facciamo una partita di calcio, decisi, accettando le decisioni dell’arbitro.


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