Pietro Taricone non ce l’ha fatta. O’ Guerriero deceduto nella notte

di Redazione Commenta


 Dopo oltre 9 ore di operazione, Pietro Taricone non ce l’ha fatta ed è deceduto presso l’ospedale di Terni appena dopo le due della notte a cavallo tra lunedì e martedì. Si è spento nel reparto di rianimazione dopo che non aveva mai ripreso conoscenza. Il decesso è dovuto a improvvise complicazioni. L’attore ex Gf aveva 35 anni e lascia la compagna Kasia Smutniak e la figlia Sophia. L’incidente di cui Taricone è rimasto vittima è accaduto nel primo pomeriggio di ieri: gravemente ferito in seguito a un lancio con il paracadute presso l’aviosuperficie di Terni. Rianimato sul posto da personale del 118 dopo avere subito un arresto cardio-circolatorio, era stato trasferito in ospedale dove gli erano riscontrate diverse fratture. In particolare alle gambe e al bacino. Taricone aveva inoltre subito traumi alla testa e all’addome, con emorragie definite “importanti”. Era stato quindi operato per oltre nove ore e l’intervento aveva permesso di risolvere il problema legato alle perdite di sangue e di ridurre le fratture. Il decesso è avvenuto senza che Taricone avesse mai ripreso conoscenza. Il direttore sanitario dell’ospedale di Terni, Leonardo Bartolucci ha parlato di uno “stato di choc protrattosi per tutto il tempo” e che poi ha portato alla morte dopo un lunghissimo intervento chirurgico. Tariconan, Pietro ‘o guerriero: roba che uscito dalla casa di “reclusione”, rifiutò di consegnarsi tra le braccia di Maurizio Costanzo e ne diede ampia motivazione: “E’ che io vorrei riprendermi la mia vita, poter scegliere. Qui invece ti vogliono trasformare in marionetta, vai qua, vai là, ridi, balla, canta. Io non voglio fare l’ospite di professione, capisci?“. Diverso da tutti gli altri sul piccolo schermo, emerse nella prima edizone del reality che ha cambiato la storia della televisione italiana. Ignaro del potere che stava esercitando, stregò gli spettatori con il suo personaggio sbruffone ed esagerato. I suoi confessionali erano monologhi. Poi la svolta professionale. Tentare la via della recitazione: il cinema, il teatro. Chi lo ha visto recitare sui palchi nazionali ne ha parlato entusiasta. La scuola di recitazione e poi un ruolo in Radio West, di Alessandro Valori, scritto da Marco Bellocchio. Sul set, Pietro incontrò Kasia Smutniak, attrice polacca. La compagna, la madre di sua figlia.

Mi è capitato recentemente di assistere a una intervista di Taricone realizzata da Luca Barbareschi e riproposta da La7: ragazzo riflessivo e solare, tranquillo e capace di ragionamenti profondi. Per davvero. Mi hanno colpito parecchio, quella sua propensione al filosofeggiare e l’amore per l’oratoria. Per il resto, conoscevo (pochissimo) la figura di Pietro Taricone soprattutto in virtù del personaggio – macho e capace di andare controcorrente – costruitogli (o costruitosi) intorno. Ricordo di aver pensato, in quel momento, che mi ricordava tanto quel tipo di persona capace di vivere a testa alta e senza disagio qualunque contesto gli capitassse di incrociare. Ho sempre pensato che sia una grande virtù, quella di stare bene in qualunque posto capiti di stare.
Pietro. Suerte.


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