PAGELLE Roma-Sampdoria: Totti c’è, De Rossi crolla

di Redazione 1


 Le pagelle di Roma-Sampdoria:

Julio Sergio 6: Per opporsi a Pazzini servirebbero due miracoli. Stavolta Julio non si supera.
Cassetti 5,5: Irruento. Spezza il contropiede avversario a più riprese. Soffre quando Cassano si sposta dalla sua parte. Dal 29′ st Taddei 5,5: In due circostanze predilige il traversone, piuttosto che prendersi la responsabilità del tiro in porta.
Burdisso 6,5: Impermeabile per tutto il primo tempo. Sul suo corpo rimbalzano Pazzini e Cassano: riesce subito ad intimidirli, senza ricorrere a colpi proibiti. Protegge Julio Sergio, para in scivolata, si rialza e suona la carica. Fantantonio lo aggira una volta soltanto: tanto basta ai blucerchiati per andare a segno. Da quel momento cambia tutto. Soccombe nel finale amaro.
Juan 6: Si mette addosso a Fantantonio. Lo sovrasta di testa, lo anticipa sui palloni a  terra. E lo costringe a cambiare aria. Proprio in occasione di un cross del barese, prende parte al patatrac. Nell’arrembaggio finale è costretto a lasciare la retroguardia sguarnita.
Riise 5,5: Benone per quarantacinque minuti e più. Controlla Semioli, appoggia Vucinic, anche se non ottiene mai il suggerimento, quando si inserisce. Ha colpe sul primo gol della Samp. Nei minuti della disperazione, perde il passo.
Pizarro 6: La squadra gioca bene fino al pari: il cileno fa il suo egregiamente. Il compito si fa arduo, quando c’è da riversarsi nuovamente in avanti. Lui orchestra bene, ma i compagni non sono altrettanto lucidi.
De Rossi 5: In ombra. Benino nella prima frazione di gioco, manca di brillantezza quando la squadra subisce il pari. Crolla di nervi. E non riesce a mettere neanche i muscoli, mentre la sua Roma affonda lentamente.
Perrotta 5: Non capitalizza mai la corsa. Opera alle spalle di Totti, ma nella posizione a lui più congeniale, incappa in una serataccia. Dal 21′ st Toni: appena entrato sfiora il gol di testa. Poi non si rende più pericoloso.
Menez 6,5: E’ una bellezza vederlo giocare a un tocco. Nel primo tempo sfiora la perfezione. Quando ripiega strappa l’ovazione dell’Olimpico. Quando avanza diventa imprevedibile per tutti, tranne che per Totti, con il quale dialoga costantemente. Dopo il pareggio di Pazzini, prova a sfondare per vie centrali. Talvolta è sfortunato, talvolta paga la testardaggine.
Vucinic 6: Gioca con disinvoltura. Affonda sulla sinistra, si ferma, affronta in modo sfrontato Zauri. Lo manda al manicomio. Centra per Totti l’assist del vantaggio. Nella prima mezz’ora di gioco è devastante. Poi difetta in qualche conclusione. E si innervosisce. Non recupera la calma necessaria, nel momento più difficile del match.
Totti 6,5: Partita delicata quanto il derby. Che arriva dopo una settimana di critiche, per il Capitano: “Totti è finito”, la sintesi del ritornello. Pronti via, Francesco prende ad accarezzare il pallone come solo lui sa fare. Suggerisce i movementi dei compagni. Ne asseconda i guizzi. Finchè non va di spada, per trafiggere la Samp. Il crollo dei suoi lo vede immune da colpe. Le gambe gli reggono per tutti i novanta minuti. Ma attorno a lui non c’è una maglia giallorosso che azzecca il movimento opportuno.
All. Ranieri 6: La sfortuna lo abbandona quando i giochi sembravano fatti. Ineccepibili le scelte iniziali. Il gol del pazzo manda in tilt la sua Roma più bella.

Julio Sergio 6: Per opporsi a Pazzini servirebbero due miracoli. Stavolta Julio non si supera.

Cassetti 5,5: Irruento. Spezza il contropiede avversario a più riprese. Soffre quando Cassano si sposta dalla sua parte. Dal 29′ st Taddei 5,5: In due circostanze predilige il traversone, piuttosto che prendersi la responsabilità del tiro in porta.

Burdisso 6,5: Impermeabile per tutto il primo tempo. Sul suo corpo rimbalzano Pazzini e Cassano: riesce subito ad intimidirli, senza ricorrere a colpi proibiti. Protegge Julio Sergio, para in scivolata, si rialza e suona la carica. Fantantonio lo aggira una volta soltanto: tanto basta ai blucerchiati per andare a segno. Da quel momento cambia tutto. Soccombe nel finale amaro.

Juan 6: Si mette addosso a Fantantonio. Lo sovrasta di testa, lo anticipa sui palloni a  terra. E lo costringe a cambiare aria. Proprio in occasione di un cross del barese, prende parte al patatrac. Nell’arrembaggio finale è costretto a lasciare la retroguardia sguarnita.

Riise 5,5: Benone per quarantacinque minuti e più. Controlla Semioli, appoggia Vucinic, anche se non ottiene mai il suggerimento, quando si inserisce. Ha colpe sul primo gol della Samp. Nei minuti della disperazione, perde il passo.

Pizarro 6: La squadra gioca bene fino al pari: il cileno fa il suo egregiamente. Il compito si fa arduo, quando c’è da riversarsi nuovamente in avanti. Lui orchestra bene, ma i compagni non sono altrettanto lucidi.

De Rossi 5: In ombra. Benino nella prima frazione di gioco, manca di brillantezza quando la squadra subisce il pari. Crolla di nervi. E non riesce a mettere neanche i muscoli, mentre la sua Roma affonda lentamente.

Perrotta 5: Non capitalizza mai la corsa. Opera alle spalle di Totti, ma nella posizione a lui più congeniale, incappa in una serataccia. Dal 21′ st Toni 5,5: appena entrato sfiora il gol di testa. Poi non si rende più pericoloso.

Menez 6,5: E’ una bellezza vederlo giocare a un tocco. Nel primo tempo sfiora la perfezione. Quando ripiega strappa l’ovazione dell’Olimpico. Quando avanza diventa imprevedibile per tutti, tranne che per Totti, con il quale dialoga costantemente. Dopo il pareggio di Pazzini, prova a sfondare per vie centrali. Talvolta è sfortunato, talvolta paga la testardaggine.

Vucinic 6: Gioca con disinvoltura. Affonda sulla sinistra, si ferma, affronta in modo sfrontato Zauri. Lo manda al manicomio. Centra per Totti l’assist del vantaggio. Nella prima mezz’ora di gioco è devastante. Poi difetta in qualche conclusione. E si innervosisce. Non recupera la calma necessaria, nel momento più difficile del match.

Totti 6,5: Partita delicata quanto il derby. Che arriva dopo una settimana di critiche, per il Capitano: “Totti è finito”, la sintesi del ritornello. Pronti via, Francesco prende ad accarezzare il pallone come solo lui sa fare. Suggerisce i movimenti dei compagni. Ne asseconda i guizzi. Finchè non va di spada, per trafiggere la Samp. Il crollo dei suoi lo vede immune da colpe. Le gambe gli reggono per tutti i novanta minuti. Nel frattempo, però, attorno a lui perdono tutti la testa.

All. Ranieri 6: La sfortuna lo abbandona quando i giochi sembravano fatti. Ineccepibili le scelte iniziali. Il gol del pazzo manda in tilt la sua Roma più bella.


Commenti (1)

  1. non concordo totti era pienamente insufficiente e immobile!

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