Ranieri. “Totti, non posso rischiarti. Menez e Baptista restano qui, col Siena è durissima”

 Claudio Ranieri si presenta al centro sportivo Fulvio Bernardini senza voglia di fare i conti con gli assenti. Consueta conferenza stampa del sabato, alla vigilia di Roma-Siena, con il tecnico testaccino pronto a parlare della sua Roma: calcio giocato, calciomercato e parecchio altro. Ogni argomento affrontato con la solita schiettezza.
RANIERI E LA ROMA.
Trascorse 19 gare insieme, ora conosco i giocatori nei minimi particolari e loro conoscono me. Sanno cosa fare e in cosa migliorarsi, la base di partenza è buona e il feeling va alimentato giorno dopo giorno“.
ROMA-SIENA, L’ATTACCO.
C’è emergenza anche se sono consapevole del fatto che 19 calciatori della rosa sono andati in gol. Inutile nascondere che Francesco Totti avrebbe voluto giocare, ma in un momento determinante della stagione non si può rischiare. Deve recuperare al meglio pur sapendo che vale come l’oro: arriverà il momento anche per lui. Il campionato è lungo e non credo che quel momento debba essere domani, in una partita difficilissima. Non vi è un’altra circostanza, da che faccio l’allenatore della Roma, in cui ho dovuto rinunciare a così tanti attaccanti. Anche Vucinic non è al meglio e prima di rischiare devo pensarci bene. Certo che l’emergenza mi preoccupa, anche perchè la squadra è costruita con gli attaccanti giusti, quelli che ti fanno vincere le partite. Domani abbiamo bisogno del nostro pubblico: il Siena gioca un buon calcio e ha una posizione di classifica disperata“.
OKAKA.Domani c’è, lunedì andrà al Fulham per farsi le ossa. Se Stefano saprà entrare nella mentalità inglese diventerà un nuovo Okaka. Sono convinto che farà bene e questa parentesi sarà fondamentale per la sua crescita“.
JULIO BAPTISTA.Non posso che riconoscerlo: da quando ha potuto allenarsi nel migliore dei modi ha fatto bene e sono contento di lui. E’ un campione e un professionista davvero serio. Da lui aspetto quello che sa fare: i gol, le giocate importanti. Me lo tengo ben stretto perchè ci darà una grossa mano“.

Roma, partono Frasca e Cristofari: il settore giovanile perde pezzi

Valerio Frasca e Giovanni Cristofari lontani dalla Roma. Nonostante l’ottima prestazione della Primavera calcistica guidata da Alberto De Rossi, con tanto di primato e imbattibilità difensiva, il settore giovanile capitolino perde pedine importanti. Per un prestito e una rescissione. Due casi tra loro differenti ma capaci di stimolare critiche e reazioni di tifosi e addetti ai lavori. Il primo riguarda il portiere Valerio Frasca, colui che nel Primavera detiene il record di imbattibilità con 938′ trascorsi senza incassare una sola rete: prestito all’Arezzo, con l’intenzione di fargli fare esperienza in un campionato (Lega Pro) che consente un percorso di crescita professionale. Quindi, una cessione che non è volontà di privazione quanto piuttosto un investimento. Il secondo dei due casi è relativo a Giovanni Cristofari, centrocampista degli Allievi Nazionali e giovane promessa del calcio italiano con alle spalle convocazioni in Nazionale Under 17. Il sedicenne ha chiesto la rescissione del contratto, la Roma ha accettato. I rumors lo vorrebbero già accasato all’estero o nelle fila di Fiorentina/Palermo. Ne parla la Gazzetta dello Sport:

Mirko Vucinic riparte da Roma-Siena

Tre anni dopo la prima rete in maglia giallorossa, festeggiata proprio contro il Siena lo scorso 28 gennaio 2007, Mirko Vucinic riparte dalla squadra toscana per trovare la quarta rete stagionale in campionato. In questi tre anni, il montenegrino ha saputo farsi apprezzare dall’ambiente giallorosso per la capacità di sacrificio e per il gran movimento nella metà campo avversaria. Abnegazione e determinazione ne hanno fatto uno dei punti fermi del club capitolino, con l’unico neo di non essere un goleador rapace e costante. Che possa il Siena risvegliare le doti finalizzatrici della punta è l’augurio de Il Romanista:

Mazzone: “Roma, contro il Siena non è facile”

Carlo Mazzone mastica il giallorosso da una vita intera. Smessi i panni da allenatore della Roma (dal 1993 al 1996), Sor Carletto non ha mai smesso di stare vicino a squadra e società.
Il romano e romanista, infatti, segue la squadra da tifoso e non manca mai nel momento in cui occorre rilasciare giudizi e suggerimenti.
Le parole dell’ex difensore alla vigilia di Roma-Siena consentono di porre l’accento su due fatti: il primo è che, con le assenze in attacco di Francesco Totti e Luca Toni, per i capitolini sarà dura; il secondo porta dritto in casa Siena, dove milita uno di cui aver paura.
Si chiama Massimo Maccarone e, oltre a fare l’attaccante di professione, è uno che sa segnare alle big (due reti all’Inter due settimane fa).
Le parole di Mazzone sono riportate dal Corriere dello Sport:

La Roma di Ranieri è da Champions League (facile facile)

Claudio Ranieri ha cambiato i destini della Roma. In meglio e in tutti i sensi. Un cammino da scudetto che ha portato i giallorossi dall’ultimo posto in classifica alla qualificazione diretta in Champions League. Alla base della trasformazione, una inversione di tendenza che ha interessato la retroguardia (Philippe Mexes e colleghi hanno smesso di essere perforabili come burro), il centrocampo (Daniele De Rossi mai così decisivo) e l’attacco (capace di concretizzare le occasioni prodotte). L’analisi dettagliata è de Il Corriere dello Sport:
I Numeri – Il tecnico romano è sulla panchina giallorossa da un girone esatto, 19 partite, in cui ha totalizzato 38 punti, a una media di 2 a partita, roba da Champions League facile facile. In queste 19 gare ha incassato 19 reti, giusto giusto, si fa per dire, un gol ogni 90 minuti, riuscendo a dimezzare quello che era stato il rendimento difensivo della squadra che nei primi 180 minuti di questo campionato aveva incassato sei pappine, 3 a Marassi contro il Genoa, altrettante all’Olimpico contro la Juventus. In questo periodo di gestione Ranieri soltanto il Milan ( 16, ma ha una gara da recuperare) e Inter (18) hanno incassato meno gol dei giallorossi, un rendimento che basta confrontare le due classifiche per capire quello che vuole dire nella rinascita romanista.

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