Lazio-Roma: Totti vs. Rocchi, le curve si affidano a loro

 Da Il Messaggero:

I due capitani forse non sono amici, ma di certo non sono nemici. Avversari sì, come impone la legge dello sport. E anche orgogliosi di rappresentare l’uno, Francesco, la Roma e l’altro, Tommaso, la Lazio. Totti e Rocchi forse non sono amici, però si stimano. E si rispettano, al di là del consueto rituale pre derby. E basta andare a rivedere le immagini di quella sera sotto la Nord, il 19 marzo due due anni fa, per averne la conferma: il capitano della Roma al fianco del capitano della Lazio per onorare la memoria di Gabriele Sandri. Entrambi commossi, due ragzzi veri e sinceri al di là del colore della maglia. Una foto bellissima per un fattaccio orrendo. I due capitani conoscono alla perfezione il derby. Totti ne ha giocati come nessun altro, trentadue, mentre Rocchi stasera arriverà a quota dodici. Hanno vinto e perso, hanno segnato e sono andati in bianco, hanno infiammto o deluso la propria gente. Totti ha firmato sei reti alla Lazio, Rocchi quattro alla Roma. La prima rete del capitano della Roma è datata 29 novembre 1998 (Lazio-Roma 3-3), l’ultima 23 ottobre 2005 (Roma-Lazio 1-1). Per Rocchi primo gol alla Roma il 6 gennaio 2005 (Lazio-Roma 3-1) e l’ultimo il 19 marzo 2008 (Lazio-Roma 3-2). E se stasera Rocchi festeggerà la 200esima partita con la maglia della Lazio, Totti andrà alla caccia del gol numero 189 in serie A con la maglia della Roma, anche per staccare l’ex laziale Beppe Signori nella classifica dei bomber di tutti i tempi.

Lazio-Roma: Toni – Ranieri, malumori superati

 Da La Gazzetta dello Sport:

Tridente: per forza e per amore: La Roma è pronta ad affrontare il derby con i tre attaccanti:.Toni dimagrito dopo una settimana di dieta speciale, Vucinic tirato a lucido dopo una settimana di buon lavoro. Totti fresco di barbiere e con i capelli “stirati”. Non sarà il tridente classico, nella formula zemaniana: sarà, probabilmente, un tridente mascherato, alla Capello. Totti trequartista. Toni alla Batistusta. Vucinic alla Delvecchio. L’aria è questa: dopo uan settimana di eseperimenti e in cui Ranieri ha ballato tra 4-2-3-1, 4-4-2, 4-4-1-1, si è tornati alla casella di partenza. Dopo la vittoria dell’Inter sulla juve , la Roma non ha chance, Deve conquistare i tre punti e basta: il resto significa, probabilmente, addio ai sogni di scudetto.
IL RETROSCENA La settimana non era cominciata nel migliore dei modi per Ranieri. L’allenatore si san saba ha dovuto fare i conti con il malumore di Toni, escluso dalla formazione iniziale nella gara con l’Atalanta. Toni ci è rimasta male per essere stato informato nella  riuonione tecnica e non prima. Ranieri , però da questa punto di vistaè di una limpidezza assoluta: fa sempre così. Il malessere di Toni è durato lo spazio di una giornata. è intervenuto il dirigente Montale, c’è stato un chiarimento- civilissimo- tra Ranieri e il giocatore.

Lazio-Roma, Ranieri tra Kipling e Al Pacino

 Da La Gazzetta dello Sport:

Trovare la formula giusta per il cocktail del derby romano è arte di raro equilibrio. Ranieri propone la sua affidandosi a tanta pretattica, buone dosi di saggezza, un po’ di Kipling, una spruzzata di Pacino, un tocco di scaramanzia e un aroma testaccino. Una precauzione però è d’obbligo: servire gelido, perché il Divo Claudio ha le idee chiare: «Voglio una Roma senza sentimenti». Sfavoriti Non facile, soprattutto quando l’allenatore vede una sciarpa azzurra in sala stampa e commenta: «Mannaggia, proprio di quel colore…». Risate quasi liberatorie, visto il veleno che circola nelle vene di una città ammalata di calcio. Attenzione, però: Ranieri non sarà mai uno zemaniano, di quelli destinati a predicare invano come sia «una partita come tutte le altre». «No, è una partita diversa: siamo primi e c’è il derby. Dobbiamo vincere». Dall’alto della posizione in classifica non ci dovrebbe essere corsa.

Lazio-Roma, Ranieri sceglie il To-To-Vu

 Da Il Tempo:

Vorrebbe una Roma capace di giocarlo senza pensare che è un derby. Vorrebbe una squadra in grado di contrastare l’aggressività della Lazio. Vorrebbe vincerlo nel primo tempo con il tridente «pesante» e inserire Taddei per la difesa del fortino. Ecco i desideri di Ranieri alla vigilia del derby. Il secondo vissuto sulla panchina della Roma, ma stavolta un altro successo varrebbe un pezzo di storia. Il suo lavoro alla vigilia è soprattutto psicologico. Obiettivo: stemperare le tensione. Fa durare l’allenamento appena trenta minuti perché la squadra è fin troppo carica, spiega ai suoi giocatori che la Lazio li aggredirà e loro dovranno fare lo stesso senza falli inutili, istruisce i centrali difensivi sui movimenti di Rocchi & Co., poi manda tutti a casa e li ritrova a Trigoria per cena, come accade ogni sabato prima delle partite a casa… Inutile chiedergli lumi sulla formazione. L’ha decisa solo ieri sera e sarà con Totti, Toni e Vucinic insieme.

Ranieri: “Lazio favorita, Roma affamata”. Sul tridente: “So ma non dico”

 Claudio Ranieri alla vigilia di Lazio-Roma. La conferenza stampa del testaccino nella sala adibita del Fulvio Bernardini non scioglie i dubbi. Il tecnico giallorosso vede i biancocelesti favoriti ma sa che la sua Roma vuole continuare a sognare.
INTER. La vittoria sulla Juve non può cambiare l’approccio della Roma al derby perchè noi, fin dall’inizio, abbiamo pensato a solo noi stessi. E’ stata la nostra forza: lavoro, impegno e sacrificio. Mancano cinque partite e dobbiamo continuare così, è un campionato bellissimo. Il nostro popolo ci da energia e siamo tutti uniti. Non è contata la partita di ieri.
Stiamo bene, quando si vince l’autostima va su, ma dobbiamo restare con i piedi per terra
“.
LAZIO-ROMA.Derby, difficile, bello, tutto da giocare, con una cornice di pubblico stupenda: di solito chi sta davanti in classifica non è la favorita. Loro devono salvare l’onore di una stagione, quando è così la squadra che sta sotto parte favorita. Però andiamo in campo e ce la giochiamo“.
TRIDENTE. Toni, Menez, Vucinic, Totti. Chi giocherà? Non confermo niente. Da martedi ho fatto due formazioni e le ho portate avanti fino ad oggi. L’ho fatto apposta per farvi immaginare cosa sarebbe potuto accadere. Tengo tutti sulle spine fino all’ultimo, voglio che ognuno si alleni bene: io li ho visti, so come stanno i miei giocatori. Ho deciso che la formazione la faccio sempre la sera, raccolgo le informazioni e decido“.
ABITUDINI. Parlo con i giocatori, questa settimana non ho fatto nulla di diverso dal solito. La sorpresa puo essere per voi, non per me. Decido in base a ciò che ho visto e pensato“.
PRESSIONI. Non abbiamo più pressione di settimana scorsa, dobbiamo essere concentrati nel nostro lavoro, stiamo facendo un campionato meraviglioso, vedremo che succede alla fine. Non è cambiato nulla. Dobbiamo restare concentrati. I tifosi sono contenti. Non siamo ancora soddisfatti, dobbiamo dare in campo tutto quello che abbiamo. Il campionato si deciderà all’ultima giornata contro il Chievo“.

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