Trasferte Roma: lontano dall’Olimpico si perde

 Da Il Romanista:

Quanti brutti numeri ci restano da commentare dopo la sconfitta di Napoli, la prima con l’arbitro Tagliavento, che fino a ieri era stato una sorta di talismano per la Roma (13 vittorie e 3 pareggi in 16 gare di campionato).
Anzitutto va sottolineata l’incapacità stagionale dei giallorossi di strappare qualche punto in trasferta. Quest’anno, infatti, hanno collezionato 5 sconfitte in altrettante trasferte: a quella in Supercoppa si sono aggiunte poi le altre di Monaco col Bayern e le tre in campionato contro Cagliari, Brescia e Napoli. Ma cosa prende alla Roma quando esce dal raccordo anulare?

Totti non è più intoccabile

 Dal Corriere dello Sport:

Totti o non Tot­ti? Perché inutile fare giri parole, cercare spiegazioni, provare a nascondersi dietro un dito. Tra i problemi c’è anche questo, anche se non possiamo non confessare di fare un po’ fatica a pensare al capitano della Roma, al giocatore che ha riscritto l’intero libro dei record societari, come un problema. Eppure qui a Napoli, Totti ha giocato sembrando l’ombra di se stesso, in capace di evitare gli anticipi dei difensori, non riuscendo quasi mai a difendere un pallone, tirando (male) in porta soltanto su calcio di punizione e lo zero nella casella dei gol stagionali realizzati è lì a testimoniarlo, dan­do la sensazione di essere un corpo estraneo a una squadra che non si riconosce e non riesce più a riconoscere neppure il suo capita­no.

Napoli-Roma: Lobont l’unica nota positiva

 Dal Romanista:

Quando esce dagli spogliatoi, in tuta e cappellino, proprio non riesce a sorridere. Alcuni bambini lo fermano per chiedergli l’autografo, uno gli fa: «Come va?». Lui lo guarda, lo accarezza sulla testa, osserva la sciarpetta del Napoli e risponde: «Male, va meglio a te». E sorride amaramente. In questa scena c’è la giornata di Bogdan Lobont, il portiere romeno titolare dopo l’infortunio di Julio Sergio, una delle poche (pochissime) note positive della giornata di Napoli. Non ha voglia di parlare, così come tutti i suoi compagni – Borriello escluso – e sale di corsa sul pullman, nonostante qualche inserviente gli dica: “Bravo”. E bravo, l’ex portiere della Fiorentina, lo è stato davvero. Sui gol non ha praticamente nessuna colpa e se non ci fossero state le sue parate il passivo sarebbe potuto essere ancora più pesante.

Biglietti Roma-Basilea: domani parte la prelazione

 Dal Romanista:

C’è bisogno di una scossa. La Roma si ferma per gli impegni della Nazionale ma il pensiero già vola alla ripresa del Campionato, quando all’Olimpico ci saranno due gare da non sbagliare. Prima il Genoa, sabato 16 e poi, nuovamente la Champions, stavolta contro il Basilea, il martedì successivo. Contro gli svizzeri ci bisognerà stare molto attenti anche perché, per loro, sarà l’ultima vera occasione per coltivare sogni di qualificazione agli ottavi. Così come con il Cluj, da Trigoria hanno studiato quattro fasi per la vendita dei biglietti.

Ranieri tira in ballo la paura

 Dal Corriere dello Sport:

La sconfitta del San Paolo riapre il dibattito sulla Roma di Ranieri. Come può il Napoli correre di più nella ripresa, dopo l’impegno di Bucarest di giovedì? E la scelta di schierare la Roma con lo stesso modulo del Napoli, con un atteggiamento tattico che adotta solo una volta all’anno, era davvero necessaria? Anche i cambi questa volta fanno discutere. La Roma è penultima in classifica, bisogna fare qualcosa. Ranieri si difende così: «Nel secondo tempo ci siamo impauriti per i contropiede del Napoli, non siamo riusciti a ripartire come nel primo. A metà ripresa ho scelto Vucinic per cercare la profondità, avevo visto Borriello stanco. Dobbiamo lottare e crederci, su ogni pallone, come nel primo tempo. Ci parleremo e troveremo la soluzione».

Roma: ritorna la crisi

 Dal Corriere della Sera:

È finita tra gli «olé» di scherno del San Paolo. Come a Cagliari, come a Brescia. La Roma cade a Napoli dopo tredici anni e riprende la strada della mediocrità. I successi contro Inter e Cluj potevano far pensare a una crisi archiviata, ma sono i numeri – oltre a un gioco scadente come negli anni peggiori – a inchiodare Ranieri e la squadra alle proprie, pesanti, responsabilità. L’inizio fallimentare di stagione trova solo parziale spiegazione nelle cinque sconfitte in nove gare ufficiali maturate in altrettante trasferte tra Supercoppa, campionato e Champions League e che ora relegano i giallorossi al penultimo posto in classifica a un solo punto dal fanalino di coda Udinese.

Sostituzione Borriello: Totti era pronto a uscire

 Dal Romanista:

Stavolta il primo a meravigliarsi quando sul tabellone luminoso delle sostituzioni ha visto il numero 22 di Borriello e non il suo 10, è stato proprio lui. Minuto ventidue della ripresa, Mirko Vucinic pronto a metà campo per entrare, il capitano dà un’occhiata verso la panchina, poi si gira dall’altra parte e fa per andare verso bordo campo. A sorpresa, però, stavolta non tocca a lui ma all’ex centravanti del Milan. Totti resta in campo fino al novantesimo proprio nel giorno in cui, probabilmente, non si sarebbe arrabbiato nemmeno lui visto che la sua prestazione non è stata sufficiente.

Napoli-Roma: la rabbia di Rosella Sensi

 Dalla Gazzetta dello Sport:

I titoli di coda sono una «via crucis» dal sapore di sberleffo. Uno striscione srotolato al 90’ recita: «Come dice Venditti: “Grazie Roma”». Un tifoso del Napoli aspetta il pullman giallorosso con un manifestino mortuario: «Oggi è defunta l’As Roma, il Napoli ha partecipato alle esequie». Sulla tangenziale, al passaggio della Roma, tutti salutano facendo il segno del «due». Stessa scena alla stazione Centrale. Insomma, se si pensa che neppure Tagliavento è più un amuleto (17ª designazione, primo k.o.), la crisi Roma è aperta ufficialmente dalle parole di Borriello che, polemico per il cambio, giudica la squadra fra le top d’Europa, aggiungendo che la società ha fatto di tutto e la colpa quindi è soltanto loro (vedi prima).

Napoli-Roma, Borriello: “Meravigliato per la sostituzione”

 Da Leggo:

«Non riusciamo a trovarci». Dopo cinque sconfitte in nove partite e con l’ultimo posto a un solo punto di distanza, anche Ranieri abbandona alibi e finto ottimismo. Ma quello che si è perso sembra proprio essere lui, quello che in Inghilterra chiamavano Tinkermann (il pasticcione). Nella sconfitta del San Paolo, infatti, si è visto tutto il repertorio di Tinkermann: prima tira fuori dal cilindro l’ennesimo modulo (il 3-4-1-2) per giocare a specchio con il Napoli (che il modulo lo conosce bene), poi lo cambia in corsa inserendo un altro centrocampista al posto di un Menez ormai rassegnato alla sostituzione fissa (sette su sette).

Roma: troppi moduli e confusione tattica

 Il Corriere dello Sport analizza così la falsa partenza della Roma in questa stagione:

Sei partite di campionato, due di Champions League, una di Supercoppa, somma facile facile, fanno nove gare ufficiali già gioca te in questa stagione. Bene, anzi male, siamo a ottobre e se ci domandate con che modulo gioca la Roma, la risposta è un boh piut tosto prolungato. Perché ne sono rimasti davvero pochi da sperimentare. Claudio Ranieri li ha provati tutti o quasi. E la cosa non vuole essere un complimento.

Ranieri: “Il cambio Borriello – Vucinic? Marco era stanco”

 

 Ecco le dichiarazioni di Ranieri a Sky, Mediaset Premium, Roma Channel ed in Mixed Zone:

La “Panoramica” – Volevamo riprendere il cammino. Bene nel primo tempo, nel secondo siamo calati.

Problemi con Totti – No, fa parte dell’allenatore gestire le squadre e assumersi le responsabilità.

Primo tempo/Secondo tempo – Parlerò con i ragazzi per capire, avevamo impostato la gara cosi per rispondere colpo su colpo, poi i due contropiedi loro ci hanno impaurito e non abbiamo accompagnato la squadra in avanti. Il Napoli è molto bravo a giocare negli spazi.

Cambi rispetto all’anno scorso – C’è molto di diverso. Ero arrivato in corsa, quest’anno le cose dovevano essere già aggiustate. Dobbiamo lavorare e ce la faremo.

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