Mondiali 2010 – GRUPPO H: Cile, la “Roja” di Bielsa vuole stupire

di Redazione Commenta


 La Nazionale di calcio cilena, soprannominata la “Roja”, è la rappresentativa calcistica del Cile ed è controllata dalla Federación de Fútbol de Chile. Membro fondatore della CONMEBOL, ha preso parte a ben sette edizioni del Campionato mondiale di calcio.
Il Cile giocò la sua prima partita nel 1910 contro l’Argentina. La squadra sudamericana partecipò anche alla prima edizione dei Mondiali di calcio, quella del 1930, e fu inserita nel girone A che comprendeva anche Francia, Argentina e Messico. I cileni partirono ottimamente (3-0 al Messico e 1-0 alla Francia), ma si dovettero arrendere ai “Gauchos” (3-1 il risultato finale), perdendo così il primo posto, l’unico utile per avanzare alle semifinali. L’attaccante Guillermo Subiabre firmò ben quattro delle cinque reti totali cilene, l’altra marcatura fu di Vidal.
Mondiale 1962, la battaglia con l’Italia e il 3° posto finale – L’organizzazione del Mondiale 1962 fu assegnata a sorpresa al Cile, nonostante le gravi carenze infrastrutturali degli impianti ed il terremoto che aveva messo in ginocchio il paese appena due anni prima. Il sorteggio non arrise ai cileni: nel girone trovò tre compagini europee, l’Italia due volte campione del mondo, la Germania Ovest trionfatrice nel 1954 e la modesta Svizzera. Nel primo match la “Roja” sconfisse 3-1 gli elvetici. Il secondo match vedeva Italia e Cile confrontarsi per quello che aveva tutta l’aria di uno spareggio: gli azzurri erano costretti a vincere a causa del pareggio conseguito contro i tedeschi, i cileni potevano permettersi un passo falso. La partita si caricò di tensione a causa di alcuni articoli apparsi sul quotidiano Il Resto del Carlino e su La Nazione di Firenze, che denunciavano l’estrema povertà del paese, il terrificante sottosviluppo che balzava subito agli occhi, denutrizione, prostituzione, analfabetismo, alcolismo.

L’inizio della gara fu infatti rovente: colpi proibiti e primo fallo fischiato dopo appena 12″ dall’inizio, dopo sette minuti il primo espulso, Giorgio Ferrini, che mise ko Honorino Landa. Addirittura Ferrini, infuriato, fu portato via in maniera coatta dai Carabineros de Chile, la forza di polizia locale. La partita proseguì tra fallacci e vendette, tra discussioni e proteste. Al 38° vi fu lo scontro peggiore della partita: il giocatore cileno Leonel Sánchez, che avanzava sulla fascia destra, fu marcato da Mario David che ne provocò la caduta. Mentre il cileno restava a terra, David colpì il pallone e, sullo slancio, lo stesso Sánchez, provocando la furia di quest’ultimo. Infatti, Sánchez (figlio dell’ex campione cileno di pugilato Juan Sánchez) si rialzò repentinamente e sferrò un pugno mancino a David, senza però ricevere alcuna sanzione da parte dell’arbitro. Passarono pochi minuti ed arrivò prontamente la vendetta: David sferrò un gran calcio addosso a Sanchez, la giacchetta nera Ken Aston vide tutto e cacciò via dal campo l’italiano. Il Cile, con due uomini in più, non faticò più del necessario a sbarazzarsi dell’Italia (2-0 al 90′ con reti di Jaime Ramírez e di Jorge Toro).
Successivamente la Germania Ovest superò il paese ospitante costringendolo a disputare i quarti contro l’URSS, sconfitta però a sorpresa per 2-1. In semifinale il Cile perse con onore (2-4) contro il Brasile del funambolico Garrincha e qualche giorno dopo superò per 1-0 la Jugoslavia con un gol di Eladio Rojas in zona Cesarini, aggiudicandosi così il terzo posto finale.
Mondiale 1974 e il caso Pinochet – La Roja si qualificò ai Mondiali in Germania dopo un controverso spareggio contro l’URSS. Dopo aver disputato l’andata a Mosca, i sovietici si rifiutarono di giocare all’Estadio Nacional di Santiago del Cile, teatro del tristemente famoso  campo di concentramento da parte della dittatura militare di Augusto Pinochet. La FIFA non accolse il reclamo ed il Cile ottenne così il diritto di disputare la fase finale del torneo. Ma il Cile fu eliminato subito già nella fase a gironi.
Mondiali Spagna 1982 – A Spagna 1982 arrivò per il Cile il peggior risultato mai conseguito nella propria storia nella Coppa del Mondo. Tre partite giocate e tre sconfitte, il commissario tecnico del Cile era Luis Santibanez.
Lo scandalo “Rojas” – Il 3 settembre 1989, al Maracanã di Rio de Janeiro, andò in scena una partita fondamentale per decidere chi tra Brasile e Cile sarebbe volato verso l’Italia per disputare il Mondiale ’90: ai verdeoro bastava un semplice pareggio, la Roja doveva vincere. La Seleção passò in vantaggio durante la seconda frazione di gioco con Careca. A questo punto, quando ormai la partita per il Cile era evidentemente compromessa, il portiere Roberto Rojas, soprannominato “Cóndor”, aspettò che un bengala arrivasse dalle sue parti, si gettò per terra e si incise il sopracciglio sinistro con un minuscolo bisturi che aveva precedentemente nascosto in un guanto, fingendo così di essere stato colpito. La scena che si presentò inizialmente fu agghiacciante, Rojas disteso per terra dolorante e sanguinante, poi semi-incosciente venne preso dai propri compagni di squadra e venne portato a braccia negli spogliatoi. Il Cile non fece rientro in campo costringendo l’arbitro a sospendere la partita in attesa di una situazione di maggiore calma. Rojas venne trasportato immediatamente in Cile con un aereo dove fu accolto immediatamente come un martire. Solo qualche giorno più tardi la FIFA scoprirà, grazie a filmati inediti e fotografie, l’illecito commesso dal “Cóndor” (il bengala aveva finito la sua corsa ad un metro di distanza circa dal portiere), che in seguito a questa vigliaccata verrà squalificato a vita (compromettendo una carriera ben avviata e l’approdo al grande calcio europeo). Il Cile dal canto suo fu punito in maniera alquanto severa, essendo stato squalificato per le qualificazioni del Mondiale 1990 (che comunque aveva perso sul campo) ed escluso dalle eliminatorie per USA ’94.
Mondiale 1998 – Il Cile si qualificò per la fase finale della Coppa del Mondo 1998 arrivando quarta nel difficile girone unico sudamericano, a pari punti con il Perù, ma qualificato grazie ad una differenza reti di +16 contro il -1 dei peruviani. I rossi cileni, guidati da Nelson Acosta, potevano disporre di un attacco stellare con Marcelo Salas ed Ivan Zamorano, in due realizzatori di ben 23 gol dei 32 totali del Cile nel girone eliminatorio. L’inizio del torneo fu esaltante: l’11 giugno a Bordeaux imposero un 2 a 2 all’Italia di Cesare Maldini. Dopo aver subito la rete di Vieri, arrivò la doppietta del “Matador” Salas e solo Baggio, grazie ad un discutibile rigore a cinque minuti dalla fine, risollevò gli azzurri dal baratro. Sei giorni dopo a Saint-Étienne arrivò un altro pareggio, stavolta con l’Austria, per le reti messe a segno da Salas prima (anche se il pallone probabilmente non varcò la linea) e da Vastić allo scadere (strepitosa conclusione di destro all’incrocio dei pali). Ancora un pareggio il 23 giugno a Nantes contro il Camerun, sempre 1-1, frutto dei gol di Sierra nel primo tempo e Mboma al decimo della ripresa. Questo risultato permise ai cileni di avanzare il turno ed affrontare i campioni uscenti del Brasile, anche se la “Roja” fu sconfitta dalle doppiette di César Sampaio e Ronaldo. Salas comunque si prese la soddisfazione di siglare il suo quarto gol nel torneo e gli applausi meritati del pubblico transalpino.
Il ricambio generazione degli anni 2000 – Il Cile, all’indomani dei Mondiali di calcio 1998, ha subito un pesante ricambio generazionale, finendo per giungere ultimo nelle qualificazioni a Giappone-Corea del Sud 2002, superata in classifica addirittura dal Venezuela. Nel girone eliminatorio per Germania 2006 la Roja viaggiò a corrente alternata, chiudendo settima a soli tre punti dall’Uruguay.
Mondiali 2010 – Dopo la delusione per le due mancate qualificazioni ai mondiali precedenti, il Cile torna protagonista in Sudamerica e riesce a qualificarsi per l’edizione dei mondiali 2010 in Sudafrica. La nazionale guidata da Bielsa ha disputato un ottimo girone di qualificazione, terminando al secondo posto ad una sola lunghezza dalla prima classificata Brasile. Uno dei protagonisti di questa grande cavalcata è stato senza dubbio Humberto Suazo, con 10 realizzazioni, diventato anche capocannoniere di tutto il girone sudamericano. Il 4 dicembre 2009 il sorteggio per i gironi della fase finale assegna ai cileni il gruppo H, con Spagna, Svizzera e Honduras.
Coppa America, un trofeo che manca – Il Cile è una delle tre selezioni nazionali sudamericane che non ha mai vinto la Coppa America (Ecuador e Venezuela eguagliano questo primato negativo). Nonostante tutto il Cile è arrivato per ben quattro volte secondo, l’ultima volta nel 1987 sconfitto dall’Uruguay 1 a 0 in Argentina, e per cinque volte ha raggiunto la terza piazza finale. Il Cile ha organizzato sei volte la manifestazione, l’ultima volta nel 1991.
I convocati di Bielsa per Sudafrica 2010 – Il ct del Cile, l’argentino Marcelo Bielsa ha diramato la lista dei 30 pre-selezionati per i Mondiali 2010 in Sudafrica. Valdes dell’Atalanta, il difensore Mauricio Isla e l’attaccante Alexis Sanchez dell’Udinese, e il centrocampista della Reggina, Carlos Carmona, tra i “big” della squadra. Il Cile è inserito nel GRUPPO H con Spagna, Svizzera e Honduras. Il 18 maggio sono stati tagliati dalla lista dei pre-convocati ben cinque giocatori: Jaime Valdes (Atalanta), Pedro Morales (Dinamo Zagabria), Manuel Iturra (Universidad de Chile), Charles Aranguiz (Colo Colo) e Jose Fuenzalida (Colo Colo).
PORTIERI: Claudio Bravo (Real Sociedad); Miguel Pinto (Universidad de Chile), Luis Marn (Union Espaola)
DIFENSORI: Waldo Ponce e Ismael Fuentes (Universidad Catolica), Gonzalo Jara (West Bromwich), Gary Medel (Boca Jrs) Mauricio Isla (Udinese), Arturo Vidal (Bayer Leverkusen), Pablo Contreras (PAOK Salonicco), Osvaldo Gonzalez (Toluca), Roberto Cereceda (Colo Colo)
CENTROCAMPISTI: Marco Estrada (Universidad de Chile), Carlos Carmona (Reggina), Rodrigo Millar (Colo Colo), Jorge Valdivia (Al Ain); Matias Fernandez (Sporting Lisboa), Jean Beausejour (America), Gonzalo Fierro (Flamengo), Rodrigo Tello (Besiktas)
ATTACCANTI: Humberto Suazo (Zaragoza), Alexis Sanchez (Udinese), Mark Gonzalez (CSKA Mosca), Fabian Orellana (Xerez), Hèctor Mancilla (Toluca), Esteban Paredes (Colo Colo)
Mondiali 2010 Gruppo H, le partite del Cile nel primo turno di qualificazione:
16 Giugno Honduras–Cile
21 Giugno Cile–Svizzera
25 Giugno Cile–Spagna


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