La novembrata romana

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 Dalla Repubblica:

Il novembre d’oro romanista, ormai diventato leggendario, prosegue lineare: 3 vittorie in altrettante partite (un anno fa 4 vittorie in 5 gare), per far tornare a sorridere la classifica e riprendere per i capelli una stagione che stava scivolando via più buia che anonima. Dal penultimo al sesto posto in un mese, l’inversione di marcia netta che proietta i giallorossi a un punto soltanto dalla Juventus. “E sabato vogliamo il sorpasso nel confronto diretto”, la sfida lanciata dai giallorossi lasciando l’Olimpico.

OBIETTIVO SORPASSO – Sabato, per la Roma, è già tempo dell’esame di maturità: perché se un mese fa il San Paolo di Napoli faceva paura come il Santiago Bernabeu, oggi a Trigoria si approccia con il sorriso e un pizzico di sfacciataggine al test dell'”altro” Olimpico, quello torinese. “Battere la Fiorentina era più importante del derby – spiega Montali – adesso ci prepariamo all’operazione sorpasso“. “Siamo una squadra che può lottare per lo scudetto – ha quasi urlato invece il diesse Pradè lasciando lo stadio, rilanciando la sfida al titolo – e a gennaio non partirà nessuno dei nostri gioielli“. In questo clima, anche il silenzio di gol di Totti può diventare pretesto per una battuta: “Sono contento anche se non segno – assicura il capitano – evidentemente c’è qualche gufo sul trespolo“. Poi, un pensiero alla Juventus: “Sfida fondamentale per il nostro percorso in campionato“. La Roma torna a sorridere nonostante le assenze: contro la Fiorentina, ai forfait di Juan, Pizarro e Taddei, Ranieri ha aggiunto (per scelta) quello di Vucinic, reduce da due notti trascorse in bianco per i pianti del neonato Alexandar. Quattro pedine chiave di cui, però, nessuno ha avvertito la mancanza.

SORPRESE – Nella Roma rinata, brillano tre volti che qualcuno aveva quasi dimenticato. Su tutti, Leandro Greco: rimasto a Roma in estate soltanto perché nessuno lo aveva voluto davvero, nonostante lo spot di un gol (splendido) al Parc des Princes nell’amichevole con il Psg. Per riscoprirlo è servito un altro gol, quello a Basilea, decisivo per la vittoria. Un altro lo aveva realizzato tre giorni più tardi nel derby, inserito a sorpresa da Ranieri dopo l’au revoir di Menez per un colpo al polpaccio. La bandierina del guardalinee ne aveva fermato l’esultanza, senza rallentarne però l’ascesa, confermata dal debutto dal primo minuto (al posto di un monumento come Perrotta) nell’undici anti-Fiorentina. “Dopo aver fatto bene al derby ci speravo – racconta Greco – ma quel gol al Basilea è stata la soddisfazione maggiore per il lavoro svolto“. Altra scoperta del mese di novembre, Fabio Simplicio: da incognita a intoccabile in due settimane, dopo aver persino accarezzato, al termine dei primi tre mesi giallorossi, l’idea di invertire la rotta estiva e tornare a Palermo già da gennaio. Storia a parte quella di Jeremy Menez: non certo una sorpresa (due stagioni fa la Roma ha versato per lui 10 milioni al Monaco). Fin qui, però, ai lampi di classe cristallina aveva alternato disarmanti momenti di buio. La novità della stagione è proprio la regolarità di prestazioni convincenti, di assist, di giocate decisive. Se trovasse anche continuità sotto porta (soltanto 5 gol in 61 partite in serie A), la Roma avrebbe un fuoriclasse in più da coccolare.

RIENTRI Pizarro è pronto. Il recupero del cileno, avviato già alla vigilia del derby, sembra finalmente completo: domani, al termine dell’allenamento di rifinitura prima della partenza per Torino, lo staff medico dovrebbe dare il semaforo verde alla partenza del regista con la squadra. Un ritorno importante, che consentirà a Ranieri di riproporre un centrocampo con il cileno in coppia con De Rossi. Quello di Pizarro è l’unico rientro alle porte. Perché il problema al flessore che ha avvertito Juan durante Basilea-Roma non ha ancora smesso di procurargli fastidio. A Trigoria sono certi si tratti di un guaio da poco e già risolto o quasi. Ma il giocatore – e l’esperienza degli anni passati gli dà ragione – non vuole rischiare ricadute che potrebbero prolungare la sosta ai box. Oggi, soltanto una seduta a ritmi ridotti, con corsa leggera insieme al fisioterapista Sciurti. La prossima settimana, senza impegni infrasettimanali, sarà importante per il completo recupero: da lunedì – se non avvertirà dolore – il difensore tornerà ad allenarsi in gruppo: obiettivo Udinese. Prima, però, la Juventus.


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