Ancelotti: “Allenare la Roma? E’ troppo presto, per adesso mi piacerebbe rimanere al Chelsea”

di Redazione Commenta


In un’intervista rilasciata a Sky, il tecnico del Chelsea Carlo Ancelotti racconta la sua esperienza alla guida del club inglese, parlando anche del suo possibile futuro sulla panchina della Roma. Ecco un estratto dell’intervista che andrà in onda in versione integrale domani alle ore 19,00 su Sky Sport 1.

Se avessi perso contro il Tottenham saresti stato esonerato?
No, assolutamente no. Questi sono discorsi che in Italia si fanno spesso. Anche qui ci sono stati dei cambi sulle panchine del Newcastle e del Blackburn, ma la mia panchina è ancora stabile”.
 

A fine stagione, invece, che cosa accadrà?
“Succede quello che dicono le carte, cioè che ho un contratto che scade il 30 giugno del 2012. Mi trovo molto bene qui e quindi mi piacerebbe continuare l’avventura al Chelsea. Credo che dipenda soprattutto da me. E’ chiaro che se il Chelsea fa una stagione anonima, la società può anche pensare di cambiare l’allenatore, ma il Chelsea farà una stagione da protagonista e sarà competitivo fino alla fine”.

Anche nel 2009 avevi detto che saresti rimasto al Milan. E invece era una bugia. Anche stavolta è così?
“No, non sto dicendo una bugia. So benissimo quali sono i rumors che mi vedono su un’altra panchina, in Italia, quella della Roma, ma credo sia un discorso che ho fatto una volta, quando dissi che un giorno mi piacerebbe allenare la Roma. Certamente vale quel discorso, ma credo che adesso sia un po’ troppo presto e mi piacerebbe rimanere in Inghilterra, sulla panchina del Chelsea, ancora per un po’ di tempo”.

Totti: c’è chi lo considera un patrimonio dell’Unesco e chi un problema per la Roma. Tu da che parte stai?
“Totti non sarà mai un problema, è un grande giocatore che ha dato tantissimo e che ancora può dare. E’ chiaro che poi ci sono le valutazioni affettive che può fare un tifoso e quelle obiettive e tecniche che deve fare un allenatore. Credo che un giocatore della sua età, con i problemi che ha avuto, debba essere gestito. E quindi credo sia impensabile che Totti debba essere considerato un intoccabile, ma è un giocatore che gestito al meglio, soprattutto dal punto di vista fisico, può rimanere un giocatore molto importante per la Roma. Per Ranieri non è certamente semplice lasciarlo in panchina, ma anche per lo stesso Totti, il fatto di andare in panchina può essere un modo oculato di gestire le sue risorse e le sue qualità. Credo sia importante la comunicazione. I giocatori importanti come Totti fanno fatica a capire che non si possono giocare 70 partite in un anno. Diventa un problema per tutti. Nel momento in cui un giocatore capisce l’utilità anche di una presenza non sempre costante, diventa un problema semplice da risolvere”.


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