Greco: la Roma trova un rinforzo

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 Dalla Gazzettta dello Sport:

Com’è sto giocatore? È Greco. Una delle battute cult del film Borotalco sembra fatta apposta per raccontare la storia di questo ragazzo che nella Roma naviga da cinque anni, ma non ha mai avuto fortuna. Lanciato da Bruno Conti nel 2004-2005, stagione dei quattro allenatori in una stagione, e poi costretto a fare il ping pong tra prestiti e ritorni a Trigoria (serie B tra Verona, Pisa e Piacenza), Greco, romano e 24 anni compiuti il 19 luglio, è ripartito in quest’estate 2010 con un piglio diverso. Nel ritiro di Riscone di Brunico, si è intravisto qualcosa di nuovo in lui. I piedi sono sempre stati di buon livello, i limiti sono sempre stati altri: fisico non da superman, una certa lentezza e, se vogliamo, anche la timidezza di chi non è mai riuscito ad aprirsi un varco. Aggiungiamo che è mancino e per i «sinistri» c’è una maledizione: si dice di loro «bravi, ma hanno solo un piede», come se i destri fossero una razza diversa. Greco ha sfruttato bene l’occasione del torneo di Parigi e si è beccato gli elogi di Claudio Ranieri: è stato senza dubbio il più bravo tra le seconde linee. Felicità Leandro vive sino in fondo la sua serata da protagonista: «Sono contento per il gol. Ho cercato di sfruttare al meglio questa opportunità perché era un’occasione importante. Ma sono contento anche per la squadra: è un grande gruppo e sono convinto che potremo toglierci molte soddisfazioni. Abbiamo dato tutto e sofferto contro un avversario difficile. Era importante dare continuità al lavoro di preparazione svolto a Brunico, peccato solo che non abbiamo vinto, mai successi che contano sono altri».


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