Fulham-Roma rassegna stampa

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Un pareggio strappato in extremis grazie ad una conclusione vincente di Marco Andreolli, bravio a farsi trovare pronto e al posto giusto quando mancava una manciata di secondi del recupero al termine dell’incontro. Una Roma tosta, coriacea, con un carattere grande così e con la capacità di non mollare neppure quando il risultato pareva archiviato.
Gli elementi assolutamente positivi sono questi, rispetto poi al perchè una squadra in grado di dominare sull’avversario debba trovarsi a rincorrere per tutta una gara, è discorso a parte. Le pagine de Il Corriere dello Sport lasciano che sia lo stesso Claudio Ranieri a ispirare l’articolo:

“Alla fine i romanisti giunti fino a Londra lo hanno applaudito. Quando Claudio Ranieri è passato davanti al settore che ospitava i duemila tifosi giallorossi, quei ragazzi che avevano incitato la squadra per tutti i novanta minuti lo hanno salutato con affetto e lui ha ringraziato battendo le mani. Un’altra partita per cuori forti, risolta negli ultimi secondi. Per la quarta volta la Roma con Ranieri ha vinto o pareggiato alla fine partite che si erano messe male”.

Per La Gazzetta dello Sport, Andreolli da copetina:

“Che magia. Il finale è della Roma. Chiamatela Zona Ranieri: per la quarta volta nelle sue 9 partite in giallorosso la Roma segna e fa punti ai titoli di coda del match. In Inghilterra non capitava dal 2003 e stavolta è toccato ad Andreolli al 93’, con un gran destro sotto la traversa, a rimettere in corsa i giallorossi verso la qualificazione (soprattutto dopo il successo del Basilea a Sofia) pareggiando un match che il Fulham conduceva grazie a una zuccata di Hangeland al 24’ del primo tempo, sotto gli occhi di Fabio Capello e del benedicente Al Fayed. La chiave Tutto questo perché la Roma si complica la vita già in avvio. Ad esempio, per la legge dei grandi numeri, se al 24’ del primo tempo concedi a un avversario – per di più inglese – già 7 calci d’angolo (a zero), le probabilità che si prenda un gol di testa sono piuttosto alte. Così come al 33’ della ripresa, avendo in campo 4 rigoristi (Vucinic, De Rossi, Pizarro e Riise) scegli di far tirare il penalty a Menez. Risultato? Hangeland fa centro di testa e il francese esalta Schwarzer, che solo Andreolli alla fine punisce”.

Per Leggo la capacità di Andreolli è addirittura quella di portare i giallorossi fuori dall’incubo:

“La zona Cesaroni colpisce ancora. Anonima o quasi per 62 minuti, la Roma spinge, trova un rigore e lo sbaglia, e porta a casa il prezioso pareggio in casa del Fulham soltanto grazie ad Andreolli che inventa una sassata micidiale allo scadere. Può un giocatore da solo cambiare una partita? La risposta, analizzando quello che ha fatto Vucinic dal suo ingresso, è sì. E’ lui il punto di rottura tra una squadra spenta che ha subìto il Fulham e quella che è riuscita, seppur all’ultimo secondo e con un difensore, a raggiungere il pareggio, rischiando (se Menez non avesse sbagliato il rigore) di uscire dal Craven Cottage di Londra addirittura con una vittoria”.


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