Roma, De Rossi ancora non è lui

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 Daniele De Rossi fuori forma: problema fisico (comprensibile, per uno che tira la carretta da sempre e colleziona una media di più di 50 partite all’anno) ma anche scarsa serenità nella vita privata. Questa l’analisi sul biondo ostiense portata avanti da Il Corriere dello Sport:

Sostituito. Participio passato con il quale, nella sua carriera, Daniele De Rossi non ha mai avuto troppa confidenza. Lo scorso anno gli era successo nel derby di ritorno, nell’intervallo, quando Claudio Ranieri rischiando tutto, lasciò negli spogliatoi Totti e, appunto, il biondo. Mossa che si rivelò decisiva per ribaltare quella sfida contro la Lazio. Fu, di fatto, una scelta che costituiva l’eccezione che conferma la regola, De Rossi sempre e comunque in campo, De Rossi sempre e comunque titolare sino al fischio finale. Quest’anno no, tutto sembra meno che l’eccezione che conferma la regola. Semmai è un segnale, forte e chiaro, che se il biondo non torna a giocare ai suoi livelli, non è detto che continui a essere uno degli intoccabili della Roma.


STANCHEZZA – E’ almeno una stagione che De Rossi sta facendo fatica a riproporsi sui livelli che ne avevano fatto uno dei centrocampisti migliori al mondo. La spiegazione più semplice e supportata dagli anni passati, è quella di un giocatore che sta accusando stanchezza, anche se può sembrare paradossale parlare di stanchezza quando questa stagione è appena cominciata. Ma De Rossi sono quattro-cinque stagioni che sta andando avanti al ritmo di cinquanta-sessanta partite ufficiali all’anno, complici anche gli impegni con la Nazionale di cui è un insostituibile quasi quanto nella Roma. Ora, per esempio,che ci sono queste due settimane di sosta che potrebbero essere perfette per recuperare e miglio­rare la condizione, De Rossi sarà impegnato con la nuova naziona­le di Cesare Prandelli nelle prime due partite valide per la qualificazione ai prossimi campionati europei. A Trigoria sono assolutamente consapevoli del problema. E se non si risolverà naturalmente, non è escluso che prima o dopo si veda il biondo iniziare in panchina una partita.
PROBLEMI – Non c’è soltanto la stanchezza a spiegare il prolungato momento non positivo del vicecapitano romanista. De Rossi deve fare i conti quotidianamente con problemi famigliari che possono avere un peso sostanziale nella sua vita privata, per esempio a pochi è sfuggito che nell’ultima partita casalinga dello scorso campionato, quella contro il Cagliari, nella festa finale in campo con tutti i figli dei giocatori, fosse assente proprio la bimba di De Rossi. Il centrocam­pista di Ostia da qualche tempo ha perso la serenità che in campo era sempre stata una delle sue qualità migliori, consentendogli giocate difficili con quell’apparente facilità che è poi la caratteristica dei giocatori di categoria superiore. L’augurio è che questa serenità riesca a ritrovarla in campo e fuori per poter tornare il De Rossi che conosciamo. Cioè un giocatore per il quale a Trigoria sono arrivate offerte da decine e decine di milioni di euro, tutte rispedite al mittente.


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