Delneri: “Roma mi è servita per crescere e Cassano è cambiato da allora”

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 Il tecnico della Sampdoria Luigi Delneri ha parlato dalla sfida di Marassi contro la Roma: «La settimana passata è stata difficile, sotto il profilo dei risultati e in questi giorni abbiamo cercato di capire cosa non ha funzionato, senza dimenticare quanto fatto prima. In settimana ho visto grande applicazione da parte dei ragazzi: col passare dei giorni l’amarezza del derby ce la siamo lasciata alle spalle e ora dobbiamo ripartire. La Roma? Affrontiamo una squadra carica, che ha vinto il derby, ma che sa di dover affrontare una squadra arrabbiata come la Sampdoria, che ha grande voglia di riscatto. Loro hanno vinto il derby nel finale, ma la Lazio ha giocato un’ottima partita. Ad inizio stagione i giallorossi hanno stentato, cambiando guida tecnica e ora appaiono in ripresa. A noi è accaduto il contrario, ma credo che nell’arco di una stagione un momento di appannamento sia fisiologico. La formazione? Ho molte possibilità, che sto vagliando, anche se indipendentemente da chi scenderà in campo, la squadra cercherà di essere equilibrata e propositiva come nelle prime giornate. Aver recuperato pedine importanti come Semioli, mi permette di avere più scelta, anche per i cambi da effetturare a gara in corso. Il mio anno a Roma? Del Chievo Verona mi sento un ex: lì ho vissuto molti anni, ho esordito in Serie A come allenatore e mi sono tolto molte soddisfazioni. Roma è stato un passaggio veloce, che sento decisamente meno come ex. Tuttavia è stata un’esperienza che mi è servita per crescere, dove ho conosciuto persone con le quali sono ancora oggi in ottimi rapporti. Cassano? E’ cambiato molto. All’epoca entrambi sbagliammo approccio. Nel frattempo, però è cresciuto, è maturato. Sono passati diversi anni, allora era un ragazzo, ora è un uomo e credo che qui alla Sampdoria abbia dimostrato quanto possa essere decisivo. Totti? Totti adesso fa il centravanti e lo fa con ottimi risultati, perché le sue caratteristiche glielo permettono. Credo che Francesco possa fare qualsiasi ruolo, tranne il portiere. Entrambi sono due grandi giocatori, con la differenza che Antonio ha cambiato diverse squadre, mentre Francesco è rimasto a Roma, dov’è nato. Se mi chiedete chi scelgo vi rispondo entrambi, perché sono due giocatori che giocano in ruoli differenti e possono giocare insieme, come hanno già fatto in passato. La crisi? Io sono altrettanto convinto che la squadra reagirà nella maniera giusta e anche i ragazzi sono consapevoli che con il lavoro e la giusta serenità mentale potranno tornare ad esprimersi sui livelli già espressi ad inizio stagione, già a partire dalla sfida con la Roma».


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