Claudio “Martello” Ranieri, il Generale con “marcia da scudetto”

di Redazione Commenta


 Da Il Corriere dello Sport:

Un allenatore da scudetto. Se il campionato fosse cominciato dalla terza giornata, da quando Ranieri si è seduto sulla panchina giallorossa, la Roma sarebbe prima in classifica, al pari di Inter e Milan. Il tecnico giallorosso ha concluso sabato un girone intero di imbattibilità. L’ultima sconfitta infatti era arrivata all’andata contro l’Udinese, il 28 ottobre. Da allora la Roma ha ottenuto diciannove risultati utili, tredici vittorie e sei pareggi. La sua squadra ha mandato in gol quindici giocatori. Mai come quest’anno Ranieri è arrivato così vicino allo scudetto da quando allena in Italia a questo punto della stagione…In quasi sei mesi Ranieri ha fatto un lavoro straordinario, ha rilanciato la Roma fino a portarla a poter sperare di inserirsi nella lotta scudetto.

L’obiettivo dichiarato del ritorno in Champions League, evitando i preliminari, deve essere consolidato nelle nove partite che mancano, ma la squadra giallorossa ha guadagnato un considerevole vantaggio sulle inseguitrici. Ranieri ha trovato una squadra che non aveva costruito lui. Sul mercato di gennaio è potuto intervenire con un rinforzo che ha fortemente voluto, Toni, per il quale ora chiede la conferma in vista della prossima stagione. Ha restituito ordine e disciplina in una squadra che nella passata stagione era diventata quella con il maggior numero di espulsioni. La Roma, sia chiaro, ha anche ripreso a giocare. Con criteri tattici diversi da quelli di Spalletti, ma ha continuato a mettere in mostra un bel gioco anche in questa stagione. Grazie anche alla qualità dei suoi giocatori. Rispetto allo scorso campionato, a questo punto, la Roma ha dieci punti in più. Eppure sul mercato non ha potuto fare investimenti. Rispetto a un anno fa ha perso Aquilani, per il quale Ranieri stravede e ha potuto inserire in rosa solo Burdisso e Toni da gennaio. La società ha già deciso di prolungare il contratto di Ranieri, che pur di restare alla Roma è pronto a dir di no a un’eventuale chiamata azzurra. Solo una volta centrato un successo con la squadra con la quale è cresciuto da calciatore, potrebbe scegliere di cambiare. Per andare via da trionfatore.


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