Chievo-Roma: i giallorossi ci credono. Sono 22 gli scudetti in rosa

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 Chievo-Roma: i giallorossi ci credono. Sperano nello scudetto, nel passofalso dell’Inter che consegnerebbe alla Roma il quarto tricolore della sua storia. Il secondo per Francesco Totti.Domani, nonostante i pochi allenamenti sostenuti, sarà in campo a guidare la sua Roma, come afferma Il Tempo:

Francesco Totti è tornato a prendere per mano la Roma e anche domani sarà la bandiera di questa squadra che continua a crederci contro tutti i pronostici. «Mancano novanta minuti e tutto può accadere: dobbiamo crederci fino in fondo» è il messaggio che Ranieri si è sforzato di trasmettere alla sua squadra in questa settimana di allenamenti a Trigoria. Una settimana nella quale Totti si è allenato a singhiozzo: anche ieri ha svolto solo un allenamento in palestra (programmato) prima dell’incontro al Colosseo con Russell Crowe. Ma da oggi il capitano tornerà ad allenarsi con la sua squadra per cercare di non sbagliare l’ultimo colpo aspettando buone notizie da Siena. La Roma ci crede, continua a sognare e sa già come si fa a vincere uno scudetto. Sono ben ventidue gli scudetti vinti dai giocatori nell’attuale rosa giallorossa: e in tutte le parti del mondo: in Italia oltre a Totti (unico in giallorosso) lo hanno vinto anche Andreolli e Burdisso proprio nell’Inter (l’argentino ben 4 considerando quello assegnato a tavolino nel 2006). Ma poi molti scudetti targati sudamerica: nove brasiliani (tre al Flamengo per Juan, due per Julio Sergio al Santos e per Doni con il Corinthians, uno per Baptista al San Paolo e per Artur al Cruzeiro) più due argentini sempre targati Burdisso ma stavolta con il Boca Junior. Ma anche olandesi (1 Lobont), francesi (1 Riise col Monaco), rumeni (3 e ancora vinti da Lobont) e tedeschi: la Bundesliga vinta da Toni. Insomma qualche trofeo lo hanno vinto anche i romanisti che domani proveranno a sfruttare l’eventuale passo falso dell’Inter capolista. Lo faranno sotto la guida di Ranieri sì, ma soprattutto di un capitano in formato stellare che, tolto il pensiero mondiale con una defezione concordata con Lippi, si può ora dedicare interamente alla sua Roma e programmare al meglio non solo la chiusura di questa stagione comunque incredibile, ma anche la prossima: con un ritiro e una preparazione che non fa, per un motivo o per un altro, ormai da anni. Comunque, nonostante quest’anno Totti sia stato rallentato da infortuni e problemi fisici di varia natura, alla fine dei conti è tornato ad essere lui l’uomo più prolifico di questa Roma: quattordici gol in ventidue partite per un totale di 192 gol in serie A: una media niente male per un «vecchietto» che non può far più parte del gruppo azzurro in partenza per i mondiali.


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