Cessione Roma: Trigoria sempre più a stelle e strisce

 Dal Corriere dello Sport:

Si dice, si mormora, si sussurra che tutto stia filando liscio come l’olio. Tutti sareb­bero d’accordo sul futuro americano della Ro­ma. Anzi no. Perché la dottoressa Rosella Sen­si pare che non sia troppo con­vinta della scelta caduta sulla cordata americana capitanata da mister Thomas Di Benedetto che se arriverà a dama concluderà l’era Sensi dopo quasi diciotto anni di monopolio. Non sarebbe d’accordo più che altro per una questione di prezzo. Non voglia­mo credere che l’insoddisfazio­ne dell’attuale presidente della Roma, sia de­terminata dal fatto che, pure con l’offerta de­gli uomini born in Usa, non ci sarà nessun cin­que per cento (sopra i cento milioni) per Ital­petroli. Del resto le altre offerte che sono sta­te presentate erano tutte inferiori (alcune largamente) come cash, quindi c’è poco da fa­re. Forse l’insoddisfazione è determinata da qualche ricordo, come soprattutto i 283 milio­ni del fondo di George Soros o, pure, dai 201 di Vinicio Fioranelli, poi rivelatosi, anche a Ital­petroli che con l’agente Fifa italo-svizzero ha trattato per mesi, un truffatore, almeno a dar retta al mandato di cattura (eseguito) partito dalla Procura di Roma.

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