Roma, Luisao esclude Juan o Burdisso?

 Era stato già in passato appetito in più da diverse squadre italiane, prime tra tutte Inter e Fiorentina ma, a soli 29 anni, ha già un curriculum di tutto rispetto e adesso anche l’esperienza necessaria per fare il grosso salto di qualità. Stiamo parlando di Anderson Luís da Silva, meglio noto come Luisao, difensore centrale attualmente in forza al Benfica ma già con tutte le carte in regola per sbarcare nel nostro campionato. Ha evidentemente nel dna una componente innata per il gioco difensivo: infatti anche il fratello minore Alex gioca nello stesso ruolo nel San Paolo, sebbene il suo cartellino sia già di proprietà dell’Amburgo. Per Luis invece un percorso più graduale, fatto di tanta fatica nelle giovanili nella Juventus di San Paolo prima e del Cruzeiro poi. Nel 2003 lo sbarco in terra lusitana e i primi problemi di adattamento. Dopo diversi tentennamenti, però, il difensore classe 1981 ha preso in mano le redini della retroguardia del Benfica proponendosi come vero punto di riferimento per i biancorossi  portoghesi.

Italpetroli e Unicredit a 75 milioni dall’accordo

 Il Sole24ore:

Il passaggio del gruppo Italpetroli, incluso il club calcistico As Roma, sotto il cappello di UniCredit, lasciando alla famiglia Sensi immobili per 20 milioni. Sarebbe questo, secondo indiscrezioni, lo schema della proposta di piazza Cordusio e su cui ora stanno lavorando le parti per chiudere definitivamente la partita legale sul rientro dei crediti per oltre 325 milioni vantati dalla banca nei confronti della holding. Dopo il rinvio al 5 luglio della seconda udienza arbitrale tra UniCredit e Italpetroli, di cui piazza Cordusio é socio al 49%, i legali (il professor Francesco Carbonetti per piazza Cordusio e il professor Agostino Gambino per i Sensi) sono al lavoro per arrivare prima di quella data a un accordo da presentare al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto.

Roma: Stipendi pagati, scongiurato pericolo penalizzazioni

Dallo studio legale del presidente del Collegio Arbitrale, Cesare Ruperto, alle stanze di Villa Pacelli. Dai problemi economici tra Italpetroli e Unicredit, a quelli della Roma Calcio. Sono giorni frenetici quelli che sta vivendo la presidente Rosella Sensi, ieri impegnata a discutere dell’accordo di conciliazione con l’istituto di credito per il rientro del debito della holding di famiglia, e oggi seduta invece al tavolo del consiglio di amministrazione della società giallorossa per un aggiornamento mensile sull’andamento della gestione del club e gli adempimenti per l’iscrizione al prossimo campionato.
Un cda che è servito per fare il punto sulla situazione finanziaria della squadra capitolina, alla luce anche delle scadenze che arriveranno nei prossimi giorni. Domani a mezzanotte, infatti, sarà il termine ultimo per consegnare la documentazione alla Deloitte, l’azienda di consulting e revisione bilanci cui la Lega Calcio si affida per le questioni economico-finanziarie. Questioni che sono state trattate dal cda giallorosso, che ha deliberato sul budget ed è stato informato sulla certificazione della Deloitte in merito al pagamento degli stipendi dei tesserati al 30 aprile 2010 e agli adempimenti fiscali e contributivi, come previsto dalle norme per l’iscrizione alla prossima Serie A.
Un passo, questo, fondamentale per non incorrere in illeciti disciplinari e venire sanzionati dagli organi della giustizia sportiva della Figc con eventuali penalizzazioni in classifica. Starà ora alla Deloitte, entro il 30 giugno, e dopo aver fatto tutte le verifiche del caso, girare la documentazione alla Lega Calcio e alla Covisoc. Insomma, dopo aver sistemato la situazione legata alla Roma, Rosella Sensi potrà adesso gettarsi anima e corpo nella prosecuzione del tentativo di conciliazione, con scadenza 5 luglio, tra Italpetroli e Unicredit. Ben sapendo, però, che presto potrebbe perdere proprio la società giallorossa, inserita dall’istituto di credito tra gli asset principali per il recupero del credito di oltre 325 milioni di euro.

 Dallo studio legale del presidente del Collegio Arbitrale, Cesare Ruperto, alle stanze di Villa Pacelli. Dai problemi economici tra Italpetroli e Unicredit, a quelli della Roma Calcio. Sono giorni frenetici quelli che sta vivendo la presidente Rosella Sensi, ieri impegnata a discutere dell’accordo di conciliazione con l’istituto di credito

Mondiali 2010, Slovacchia – Italia 3 – 2, Le Pagelle.

 Mondiale thriller di questa nazionale che come si suol dire è iniziato male ed è finito peggio. Tanto impegno nel secondo tempo, ma quest’Italia paga la mancanza totale di “gioco” della prima frazione di gara.

Pagelle Italia:

Marchetti 4. Colpevole sul gol dell’1-0 di Vittek, per tutta la partita sembra non dare sicurezza al reparto, che evidentemente ne risente. Non esente da responsabilità sugli altri 2 gol slovacchi. Impaurito.

Criscito (45′ Maggio) 4: Non spinge, difende poco e soffre ogni inserimento dei centrocampisti offensivi slovacchi. Peggiore del reparto arretrato ha sempre bisogno dell’aiuto di Gattuso per togliersi d’impaccio. Bocciato.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.