Caso Cannavaro: Roma-Juve è la partita incriminata. Volpi: “Il difensore non rischia nulla”

 Fabio Cannavaro, difensore della Juventus e capitano della Nazionale italiana, è stato trovato positivo dopo la partita del 30 agosto scorso contro la Roma, vinta dai bianconeri per 3-1. Dopo le parole di Lippi, sulla vicenda è intervenuto anche il dottor Piero Volpi. «Bisogna capire se si tratta del Gentalyn Beta o di un’iniezione di un corticosteoride, in seguito alla puntura di insetto – ha dichiarato a Calciomercato.it -. Se è stato fatto questo, è una cosa assolutamente lecita, basta fare la certificazione. La mia sensazione è che ci sia stato un errore procedurale, non mi sembra un caso di doping». Cannavaro, dunque, non avrebbe nulla da temere,  “il giocatore non rischia nulla” continua Volpi. “Non ha preso un farmaco proibito per alterare la prestazione, ma per curarsi da questa puntura d’insetto”.  Ll’uso di un farmaco a base di cortisone può maschera altre sostanze secondo l’ ex responsabile dello staff medico dell’Inter: «Ci sono altre sostanze che mascherano, ma non i cortisonici. Sono state usati largamente in passato, in linea di massima non possono nascondere nulla».

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