Cagliari-Roma 4-2, la delusione di Luis Enrique e Totti

di Redazione Commenta


 I presagi contro la Juve sono diventati avvisaglie con il Bologna. Avvisaglie che sono diventate veri e propri campanelli d’allarme ieri a Cagliari, dove una Roma sciupona e disorientata soccombe per 4-2 contro una squadra, che fino a poche ore fa aveva segnato solo 6 gol fra le mura amiche.

Vecchi fantasmi sono tornati ad aleggiare sulla formazione di Luis Enrique, che a fine gara ha ammesso:

“Sono molto deluso. Ho visto venti minuti incredibili e altri venti patetici. Così dispiace tantissimo, non è questo che io voglio. Ricominciamo col discorso atletico? La squadra ha corso, abbiamo avuto palle gol e dovevamo essere più cattivi. Loro hanno fatto quattro gol e noi due, questo conta nel calcio. Non è nemmeno un problema psicologico ma solo tattico: sono dei professionisti, non possono avere problemi psicologici. Sarebbe incredibile”.

I giallorossi hanno concesso troppo, ma soprattutto hanno concesso chiare occasioni, difficili da sbagliare. Non è solo una questione di quantità, ma di qualità di palle gol. In più Totti e compagni non sono molto lucidi sotto porta. Totti che ha detto:

“Non siamo partiti col piede giusto, non abbiamo giocato come voleva l’allenatore. Però eravamo riusciti a ribaltare la partita e potevamo vincere. Purtroppo poi è andato tutto male, e la sconfitta è pesantissima. Quando si perde si sbaglia tutti, non solo un reparto: ci prendiamo le nostre responsabilità, io per primo. Quando prendi quattro gol c’è poco da dire, ma sono cose che valuteremo tra di noi. Faremo bene contro l’Inter, sabato, ne sono certo. Non manca l’esperienza, fino ad una settimana fa si parlava di grandi giovani. Uniti come abbiamo sempre fatto, usciremo da questa sconfitta”.

Photo credits | Getty Images

 


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