Alemanno: “Roma, si faccia presto. L’Olimpico va sostituito”

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 Gianni Alemanno, sindaco di Roma, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, nel corso della trasmissione “Te la do io Tokyo”, per esternare il proprio pensiero circa il momento delicato vissuto dalla Roma dal punto di vista societario e per estendere il proprio auspicio: quello di uno stadio nuovo che sappia colmare le lacune strutturali di un Olimpico che impedisce una buona visuale delle partite in corso. Testuale:

Lei disse qualche tempo fa, il 15 settembre giorno di Bayern-Roma, che ad ottobre si sarebbe conosciuto il nome del compratore della Roma:


“Chiarisco un fatto, non parteggio per nessuno. Ho detto che preferirei degli italiani o dei romani, ma non parteggio per Angelini o Angelucci o altri. Dico che quello che interessa è che ci sia un compratore che rilanci la Roma. Ho parlato con Unicredit per dire loro che hanno in mano un patrimonio della città e non devono guardare solo al loro profitto. L’ho detto in base a chi era allora il presidente di Unicredit, me lo ha ribadito il nuovo amministratore delegato che è consapevole. Vorrei solo che Unicredit non guardasse al massimo profitto per lei, l’importante è che sia un compratore affidabile e credibile. Non ostacolerò un eventuale arrivo di stranieri, l’importante è che sia solido. Tutti i politici che hanno giocato con le squadre di calcio si sono sempre fatti male, non ho intenzione di interferire. Voglio solo proteggere, non voglio crearmi problemi”.
Perché non cercare di attrarre capitale estero in città e non favorire questa soluzione?
“Sui capitali esteri hanno dei pro e dei contro, in termini generali. Non ha il problema di mostrare la faccia sul territorio, rispetto al fatto positivo che può essere forte e distaccato, riuscendo a fare scelte meno provinciali. Dobbiamo vedere chi c’è dietro, perché può esserci anche qualcuno che vuole mettere le mani sulla Roma per un discorso di speculazione. Un americano mi ha chiesto questo mesi e mesi fa, almeno dieci. Ci sono delle offerte vere internazionali, l’importante è l’affidabilità”
C’è un veto in Italia per i compratori stranieri?
“Direi di no, non vedo chi si possa permettere il lusso di mettere un veto. L’Italia non attrae molto gli investitori stranieri, abbiamo una percentuale inferiore rispetto ad altre realtà europee”.
I tempi della cessione?
“Devo vedere Ghizzoni nei prossimi giorni e devo vedere settimana prossimo l’advisor. Con Profumo si doveva finire ad ottobre, ora vediamo. Prima finisce questa situazione, meglio è”
Sulla costruzione dello stadio
“Si deve avere lo stadio a Roma, all’Olimpico la partita non si vede. C’è una via maestra per evitare la speculazione. Come Comune non possiamo pagare lo stadio, lo stadio deve essere a saldo zero. Il costruttore deve avere lo stadio pareggiato al momento della consegna alla squadra. Poi il guadagno deve arrivare dal risultato sportivo, dal merchandising. Tutti quelli che sono venuti ho detto che è uno stadio sul quale c’è il saldo zero, il guadagno deve dipendere solo dal risultato sportivo. Dove costruirlo? L’importante è che sia facilmente raggiungibile, fuori o in centro vedremo. Di certo è che deve essere raggiungibile con la metropolitana. La legge Crimi? Se si sbloccano i tempi e se l’attuale legislatura regge in due mesi si farà, gennaio o febbraio. E’ una legge che tutti stanno sottoscrivendo e con questa possiamo ragionare in funzione della costruzione di uno stadio”.


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