Roma e la Roma hanno conquistato Adriano

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 Il futuro di Adriano si chiama Roma. Il trasferimento in giallorosso del Brasiliano ex Inter, secondo la Gazzetta dello Sport, serve per sanare una ferita rimasta aperta, per guarire la quale non potevano bastare i successi colti con il Flamengo. Roma e la Roma sono la nuova possibilità di riscatto:

Il trasferimento alla Roma ha preso il via in una data lontana nel tempo, ma la svolta è arrivata recentemente: il giorno in cui il c.t. della Seleçao Carlos Dunga lo ha escluso dai convocati per il Mondiale. Adriano quel giorno ha incassato il colpo, è rimasto in silenzio senza commentare, poi, in compagnia del suo procuratore Gilmar Rinaldi, si è diretto verso la Gavea, la casa del Flamengo. «Eravamo in auto — racconta l’ex portiere della nazionale brasiliana —, in silenzio. Sinceramente non sapevo che cosa dire. Sapevo quanto lui tenesse al Mondiale. Poi, all’improvviso, l’ho guardato e gli ho detto: “E ora che si fa?”. Lui senza esitare ha risposto: “Vado alla Roma”. Poche ore dopo ero al telefono con Pradè».
Una decisione lampo, ma le basi erano state gettate quasi un anno fa. Già durante la scorsa estate il pensiero si era fatto largo nella mente di Gilmar Rinaldi: trovare una squadra per il rilancio europeo del suo pupillo. A dicembre ecco il primo assalto della Roma. Adriano è il nome su cui tutto lo staff dirigenziale giallorosso si trova d’accordo. Il d.s. Daniele Pradè considera l’ipotesi, la presidentessa Rosella Sensi ne è entusiasta, l’allenatore Claudio Ranieri l’incredulo sostenitore, pronto a gestire sul campo quello che ritiene un grande talento, sapendo che la società è pronta a supportarlo. «Fin dall’inizio ho capito — ancora Rinaldi — che c’era la volontà di tutti. Per questo a dicembre avevo incontrato la Sensi a Roma. In quel momento, però, non c’erano le condizioni e ho dovuto dire di no».
Gennaio passa e alla Roma arriva Toni. La cosa non pone freni al sogno giallorosso di Adriano. Dietro la scelta c’è il fascino del club, ma anche la presenza nel suo organico di molti brasiliani. C’è ad esempio Rodrigo Taddei, c’è Julio Baptista, sta per arrivare — e Adriano lo sa perché Gilmar Rinaldi li gestisce entrambi — anche Fabio Simplicio. Ma soprattutto c’è Juan, altro ex del Flamengo, grande amico di Adriano e compagno di Seleçao. Così vanno a vuoto i tentativi di molti club. Ci provano prima due squadre di Dubai, ma Adriano non è attratto dai soldi. Poi il West Ham: ipotesi affascinante, ma l’attaccante sogna la Roma. Proprio nelle ultime settimane era spuntato il Genoa, col presidente Preziosi che ha incontrato di persona Gilmar Rinaldi. Roma e la Roma, però hanno già conquistato Adriano. A Rio si svolge l’atto finale. Pradè non ha dubbi, il Flamengo prova a rilanciare forte sull’ingaggio. In Brasile sono le 14.30 di mercoledì (in Italia circa le 21.30). Gilmar Rinaldi, Adriano e il suo grande amico Flavio Pinto si guardano negli occhi e l’attaccante cancella l’ultimo dubbio: «Sono motivatissimo. Andiamo». L’Imperatore Adriano è tornato.


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