La teoria del “complotto” contro la Roma

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 Dal Sole 24 Ore:

 Un Russo lo invocavano da anni per risollevare le sorti della As Roma. Ma quel Russo, di nome Carmine arrivato da Nola, chiamato a dirigere Brescia-Roma era e resterà per molto tempo ancora il solo russo che la tifoseria giallorossa non vorrà più vedere.
Ciò che è accaduto mercoledì sera al Rigamonti di Brescia, con le “rondinelle” vittoriose 2 a 1 sulla squadra della Capitale, ha scatenato l’ira dei tifosi giallorossi. Divisi tra chi vede nella quaterna arbitrale una totale incapacità e chi invece ipotizza complotti e giochi di palazzo finalizzati, non tanto a danneggiare la squadra in classifica, ma piuttosto a deprezzare la Roma in questa delicata fase di cessione del pacchetto di controllo (67%). “Un arbitro così non è presentabile neanche per un incontro tra scapoli e ammogliati – l’opinione più diffusa tra i tifosi”. E qui scatta l’ipotesi complotto. “Un arbitro incapace, sottolinea Carlo Zampa-telecronista tifoso di Mediaste Premium sbaglierebbe in due direzioni”. Facile allora per una tifoseria già depressa da soli due punti in quattro giorante sostenere la malafede: “A Brescia feudo leghista, sottolinea Zampa, abbiamo assistito all’inversione della cosiddetta sudditanza psicologica, dove a beneficiare di ‘sviste abritrali’ è stata la squadra meno quotata. È poi dei giorni scorsi l’attacco della Lega a UniCredit per le attenzioni riservate alla As Roma e, solo di queste ore, lo scossone che ha investito il vertice dell’istituto di credito”. Troppo diabolico per essere vero, ma una cosa è certa, la partita di Brescia resta un danno per l’As Roma (ieri in Borsa -2,50%), come ha sottolineato a caldo la presidente Rosella Sensi. La rosa dei calciatori, rafforzata anche con l’intervento di UniCredit, rischi di rilevarsi un lusso se la squadra non dovesse risollevarsi in fretta.
L’inizio della procedura di vendita, con l’invio del memorandum informativo a chi ha ufficiosamente manifestato interesse, è slittato ai primi di ottobre. La motivazione che circola tra i pretendenti è che l’advisor Rothschild ha ritenuto opportuno completare la documentazione con il bilancio al 30 giugno 2010, non ancora approvato dal cda della Roma. Il cda la prossima settimana dovrebbe approvare un bilancio che sarà in rosso. Almeno 10 milioni il passivo previsto, ma probabilmente di più. Se il valore della Roma dovesse scendere a causa delle sconfitte, potrebbero aumentare le chanche di gruppi romani, in quanto appaiono disposti a offrire di meno rispetto a eventuali pretendenti esteri.
 


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