Trigoria: tridente, Ranieri mischia le carte. Ma i Gladiatori sono pronti

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 Molte cose cambiano nel tempo, molte cose, ma non tutte le cose“. La passione viscerale, per esempio: quella non si scalfisce neppure nei momenti più drammatici. Il Gladiatore di Ridley Scott torna utile per commentare la sessione odierna di allenamento a Trigoria. Il Fulvio Bernardini è un’inquadratura che mette in risalto tutto l’amore che c’è. Non ci sono Massimo e Lucilla ma all’appello rispondono presente Claudio Ranieri e la rosa giallorossa. Una cinquantina i tifosi giunti a sostenere e incitare Francesco Totti e compagni con lo stesso entusiasmo delle recentissime sedute. “A nessuno arriva mai qualcosa che non sia in grado di sopportare“. Ma, nello specifico, per i capitolini sono solo cori e una marea d’affetto che basta a evidenziare quale aspettativa vi sia intorno ai giallorossi. La prima buona notizia potrebbe arrivare già stasera da Milano, dove va in scena l’anticipo tra Inter e Juventus; per vivere anche la seconda, la Roma si sta allenando con la concentrazione che si confà ai momenti importanti. Diverse nuvole, temperatura sotto i 20 gradi. Si comincia alle 10.50: unico assente, Daniele De Rossi. Capitan Futuro ha desistito per problemi d’allergia. “Forza e onore, il resto è aria e polvere“: allora Ranieri, gladiatorio non solo nelle fattezze stilizzate sulle t-shirt indossate dai tifosi ma anche di persona, ha raccolto il gruppo per un colloquio collettivo.

Il testaccino si è trasformato da Generale a soldato, s’è mischiato coi suoi uomini. Il Gladiatore: “Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi“. E Ranieri, quello sguardo da non dimenticare più e tenere impresso nella mente per i 90′ di domenica, ha voluto trasmetterlo a ciascuno dei giallorossi. Li ha guardati negli occhi. A lungo. Uno per uno. Poi, ha dato il via alla seduta atletica: prima riscaldamento e stretching; dopo, una partitella a pallamano. La seconda parte del programma è quella della divisione in sottoinsiemi per lavoro di circolazione della palla. Verdi da una parte (Motta, Mexes, Burdisso, Tonetto, Faty, Pizarro, Cerci, Perrotta, Baptista, Totti) e rossi dall’altra (Cassetti, Juan, Andreolli, Riise, Brighi, Stoian, Taddei, Menez, Vucinic, Toni). La notizia dal punto di vista tattico è che Mister Testaccio ha continuato a provare Menez, Vucinic e Toni. Fosse così, a sedersi in panchina – con Menez a destra, Perrotta centrale, Vucinic a sinistra e Toni unica punta – sarebbe il Capitano. Francesco Totti. Che entrerebbe a gara in corso. Ma lo sguardo del numero 10 non pare turbato. Lui sa, a prescindere dai minuti di gioco. Lo sa e lo sa Roma. Che a Totti ha imparato a leggere nella mente. Poco fa, a seduta quasi finita, si coglieva nitido il concetto: “Conquisteremo la folla, le daremo qualcosa che non ha mai visto prima“.


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