Carlo Ancellotti, ex giocatore giallorosso e attuale tecnico del Chelsea è stato intervistato da Il Messaggero. Ecco la sua opinione sulla sfida scudetto fra Roma e Inter:
Ancelotti, che cosa rende l’Inter più forte delle rivali? «L’atteggiamento in campo. E’ solida e compatta. Molto abile a colpirti in contropiede. Quando ruba palla e riparte, non perdona».
Lo spirito conta, ma la differenza non la fanno sempre i campioni?«Certo, hanno giocatori fantastici. Sono quelli che conoscete, a cominciare da Eto’o, ultimamente in gran forma. Poi Milito, Sneijder e gli altri. Ne hanno tanti».
Ci sembra di capire che non è consigliabile attaccarla. Oppure vale la pena provarci? «Ranieri è allenatore esperto e chiede alle sue squadre soprattutto equilibrio. Contro l’Inter può risultare fondamentale non andare all’assalto, ma avere pazienza e puntare sul gioco, sui movimenti, sull’organizzazione e sull’attenzione. L’allenatore giallorosso è uno che sa lavorare in questa direzione».
Può bastare l’equilibrio per superare l’Inter? «E’ l’aspetto principale. I nerazzurri sono i più bravi di tutti quando si fanno attaccare: il loro contropiede è devastante. Faranno così anche all’Olimpico».
Pensa che Mourinho riproporrà l’assetto spregiudicato di Londra con Sneijder dietro a tre attaccanti? «Non lo so e sono curioso. Anche lui conosce Ranieri e il suo modo di preparare certe sfide. Il portoghese cambia spesso, anche quando non te lo aspetti. Con lui non bisogna dare niente di scontato».