Chievo-Roma: 15 mila tifosi giallorossi coloreranno il Bentegodi

Dal Tempo:

Più di Bari, più di Parma. Una marea. Il Bentegodi domenica sarà giallorosso, altro che gialloblù. Secondo le stime del Chievo, saranno quasi quindicimila i tifosi romanisti presenti allo stadio di Verona, per assistere da vicino all’ultimo sforzo della Roma in una stagione magica. Così magica che l’Olimpico è tornato a riempirsi come non si vedeva da tempo e le trasferte «aperte» si sono trasformate in esodi.

Totti: Chievo-Roma per entrare nella storia

 Da Leggo:

«Voglio il secondo scudetto». Francesco Totti ci riprova. Fra due giorni, a Verona, il capitano romanista si giocherà per la terza volta in carriera la possibilità di vincere il secondo tricolore con la maglia giallorossa. Impresa mai riuscita a nessun giocatore nella Capitale. Dopo lo scudetto del 2001, vinto nell’ultima giornata con il Parma, il capitano ha avuto altre due chance: la prima nel 2002, nel famoso 5 maggio che vide il naufragio dell’Inter all’Olimpico contro la Lazio e la vittoria tricolore della Juve (Roma seconda); la seconda nel 2008 a Catania quando per 54 minuti lo scudetto era cosa fatta, prima che Ibra a Parma lo ridasse all’Inter.

Sacchi: “Scudetto? Dico Inter”

 Dal Corriere della Sera:

Non avrebbe mai immaginato un campionato aperto fino all’ultima giornata, ma anche adesso, con 90 minuti appena da giocare, il suo pronostico non cambia: «Nel calcio può succedere qualsiasi cosa, ma se l’Inter dovesse perdere lo scudetto sarebbe l’ultima sorpresa di un torneo sorprendente». Arrigo Sacchi se ne intende di arrivi in volata e di finali di Champions, ha vissuto tante vigilie di partite da tutto o niente. «E paradossalmente, per un allenatore, sono le partite più semplici – spiega -. Non hai bisogno di motivare i tuoi giocatori, quando arrivi a giocarti certe partite, il più è fatto».
Perché dice Inter? «Perché sta bene, ha il morale alle stelle, ha giocatori bravi e un allenatore unico nel suo genere.

Chievo-Roma: Ranieri non vuole distrazioni

 Dal Messaggero

«Noi giochiamo a Verona». E’ il pensiero, più che condivisibile, di Claudio Ranieri in questi giorni di avvicinamento alla tappa conclusiva del campionato e in assoluto della stagione. Come in passato e ora di più, l’allenatore giallorosso chiede la massima concentrazione al gruppo durante l’allenamento quotidiano, tra l’altro durissimo. Niente distrazioni su quanto avviene ad Appiano Gentile, nè alle parole che rotolano da Siena nella capitale, nè alla partecipazione della tifoseria giallorossa all’Evento.

Buccioni: “Siena-Inter? Se non perdiamo entro in campo con la maglia della Roma”

 Ecco le dichiarazioni di Davide Buccioni, intervenuto nella trasmissione Te la do io Tokyo di Centrosuonosport, riguardo alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi, riguardo il premio salvezza stabilito dal presidente del Siena Massimo Mezzaroma

“Sono un manager di pugilato ed in quel caso parlavo in veste di amico personale di Massimo Mezzaroma. In quel momento arrivavano telefonate non belle: Quanti giocatori vi ha promesso l’Inter? Non è che anche voi ve la vendete?

Mezzaroma: “Ranieri super, Mourinho bravo come Moggi”

 Da La Gazzetta dello Sport

Fuori dalla porta lo aspettano tre ultrà della Roma. Sono venuti a chiedergli di battere l’Inter. Massimo Mezzaroma li ascolta. Ma la sensazione di essere finito in una gabbia di matti è sempre più forte. «Dopo gli interventi del Presidente Napolitano, le varie rassegne stampa inseriscono le mie dichiarazioni su Siena-Inter. Che tristezza. Il nostro Paese ha problemi più seri di una partita. Il calcio sta precipitando. Ogni gara è un dramma. Sportivo, economico, sociale».
Servirebbero buoni esempi.
«Vuole un’idea? Totti dopo il calcione a Balotelli, Mourinho dopo le sue provocazioni verbali e Materazzi dopo i suoi gesti incampo dovrebbero essere puniti girando gratuitamente spot di educazione civica».
Invece?
«Il furbismo italiano si è accaparrato il calcio. Al Siena siamo dentro un incubo. Con l’Inter abbiamo tutto da perdere. Se va male diranno che abbiamo fatto vincere Mourinho, se vinciamo ci accuseranno di aver preso i soldi dalla Roma.

Chievo-Roma: il Bentegodi sarà colorato di giallorosso

 Da Il Romanista:

Scudetto. La sola parola incute una specie di timore reverenziale. Se non temete la scaramanzia, se avete il fegato di pronunciarla, continuate pure a leggere. La Lega Calcio dovrebbe ufficializzare oggi il cerimoniale per lo Scudetto. La coppa sarà alzata lì per lì. Seduta stante. Sul posto. Siena o Verona, per Via Rosellini è lo stesso. Saranno allestiti due palchi identici per la consegna. Zanetti o Totti riceveranno la coppa da due importantissimi rappresentanti di Lega Calcio (immaginiamo: il presidente Beretta da una parte e il direttore generale Brunelli dall’altra) e Tim. Credeteci. Crediamoci. Roma ci crede. Di più: ci crede tutta l’Italia romanista.

Venditti: “Siena-Inter? Mi aspetto un intervento divino e Rosi…”

 Da Il Romanista:

«Il destino di quest’anno è clamoroso: vediamo cosa ci riserva ancora». E’ fiducioso come non mai, Antonello Venditti, quando mancano pochi giorni all’ultimo atto di un campionato straordinario. «Io ci credo – dice. – E sono in attesa. In passato ne abbiamo viste di tutte. E allora, perché non sperare che accada anche stavolta? Noi, pensiamo a vincere la nostra partita a Verona. E poi, se il buon dio del calcio si tinge di giallorosso…».
Cha anno è stato, quello che va a concludersi? «La Roma ha fatto un grandissimo campionato. Perché abbiamo trovato qualcosa che può darci anche una bella speranza per il futuro. A cominciare a Ranieri, che sicuramente è l’allenatore che, anche dialetticamente, ci rappresenta meglio e di più. Sempre puntuale, elegante, mai sopra le righe. E, soprattutto, onesto nelle sue dichiarazioni. E poi, Montali… e tutti gli altri. Se riusciremo a vincere lo scudetto, avremo fatto realmente una cosa incredibile. Se invece non riusciremo a vincerlo, avremo fatto ugualmente una cosa incredibile e, in più, avremo messo dei seri mattoni, sia tecnici che societari, in vista della prossima stagione.

Mezzaroma: “Siena-Inter? Il premio salvezza non esiste più”

 Da Il Giornale:

Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, la sua squadra è l’ultimo ostacolo allo scudetto dell’Inter. «Il mondo ci osserva, ho chiesto ai miei calciatori di giocare con professionalità e serietà come abbiamo fatto nelle ultime partite. Sarà una partita da tripla e inevitabilmente, ma forse dirò una banalità, legata a doppio filo con quella di Verona».
Dica la verità, a Roma le chiedono di fermare i nerazzurri? «In realtà mi chiedono tutto e il contrario di tutto. Qualcuno mi ha anche detto, in tono scherzoso ma nemmeno più di tanto: “Non batterai mica l’Inter?”».
Però non le dispiacerebbe farlo, viste le sue simpatie giallorosse… «Ho la Roma nel cuore ma la mia è una passione giovanile. Essendo romano, c’è più che altro orgoglio nel vedere la squadra della mia città lottare per il titolo. E poi, al di là di tutto, fermare l’Inter significherebbe che il Siena avrebbe fatto una grandissima prestazione. E questa è la cosa che mi interessa di più». 

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