Montali: “Complimenti Roma, ora è giusto che i tifosi sognino”

 Gian Paolo Montali, nel dopo gara di Roma-Udinese, incontro valido per l’andata delle semifinali di Coppa Italia, ha commentato a Rai Sport la vittoria giallorossa per 2-0: Mexes ha preso una botta speriamo che stia bene per domenica. Tranquillo per il risultato? Assolutamente no, nel calcio non si acquisisce niente. Dobbiamo aspettare per il ritorno tra due mesi, questo forse non è il massimo. Ora siamo in vantaggio ma ad Udine può succedere di tutto. La gara è aperta. Totti? Aveva bisogno di giocare, era molto che era fuori. Deve fare gambe assaporando il campo e assaporando il giocare con i compagni. E’ andato molto bene. Siamo molto contenti. I tifosi devono sognare, è giusto. Noi invece dobbiamo pensare ad ogni singolo allenamento, ad ogni partita. Non abbiamo la possibilità di fare voli pindarici . I tifosi devono invece, è giusto che si sognino. Noi dobbiamo lavorare giorno dopo giorno. La mia tabella di marcia? Questa tabella l’ho fatta in tempi non sospetti, subito dopo la gara contro l’Udinese. Sono fortunato, è un caso che per ora abbia azzeccato. Non le farò mai più. Ora la nascondo”.

Roma-Udinese: Totti titolare, il Principe Ranieri vuole la Coppa Italia

 Claudio Ranieri vuole trionfare con la Roma. Tra la stella d’argento – decima Coppa Italia in bacheca – e i giallorossi ci sono due ostacoli conseguenziali: l’Udinese ora, poi – semmai – una tra Inter e Fiorentina. I tempi sono maturi. Love is all around, per metterla in musica. Certo, come dice lui, “inutile immaginarla e poi non poterla indossare“. Tipico del testaccino. La concretezza, obviously. Con l’inglesismo messo così, a far da ponte. Tra come si ragiona in Italia e la mentalità britannica. Perchè Ranieri in Inghilterra ha allenato, ci ha vissuto. E lo sa bene. “Lì viene prima la Coppa poi il campionato. A me piace vincerla, la vedo sempre con favore, quando l’ho vinta mi è piaciuto molto“. Roma gongola e vola: ai tifosi sia consentito l’entusiasmo, tanto ci pensa lui. A Monaco storceranno pure il naso, ma di principi Ranieri – nella Capitale – se ne conosce uno. E basta. Si chiama Claudio: è romano e romanista da sempre. Da qualche mese ha realizzato il sogno di allenare la squadra della sua città e la panchina della Roma, per il testaccino, vale un trono. I modi e lo stile sono reali, il carattere è lo stesso di un condottiero. Pragmatico e determinato. Dalla sua, in questo momento, anche la fondamentale dote che fa dei trascinatori degli autentici riferimenti: gli gira tutto bene. Pure se la sorte si accanisce contro la condizione fisica dei suoi uomini, lui non si scompone. E vince. Prendendosi sulle spalle il peso delle responsabilità, è riuscito in un colpo a ricompattare tutti. Tifosi, giocatori, società. Una battaglia dopo l’altra, un passo alla volta.

Ranieri: “Voglio vincere la Coppa. L’azionariato popolare? Con il pubblico giallorosso si può fare qualcosa in più”

 Claudio Ranieri, alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro l’Udinese, valida per le semifinali di andata, ha parlato nella conferenza stampa a Trigoria:
VERSO ROMA-UDINESE: “Rendere la competizione più accattivante? E’ questione di cultura, di quello che uno crede, possiamo tentarle tutte ma in Italia il campionato è padrone. Lo vedi dal fatto che la partita di ritorno è stato posticipato a data da destinarsi. In Inghilterra viene prima la coppa poi il campionato. Si dà massima priorità alla coppa. Per noi la coppa è una cosa diversa. Adesso che vale il sesto posto in Europa comincia ad avere valenza. E’ cultra. Puoi cambiare i moduli, ma è sempre una cosa vista non tanto bene. La Coppa a me piace vincerla, la vedo sempre con favore, quando l’ho vinta mi è piaciuto molto. Mi piace fare risultato con l’Udinese. Non vedo più in là. Giuro, sono super concentrato alla partita di domani sera. E non vedo più in là. La stella d’argento? No, inutile immaginarla e non poterla indossare. Vediamo alla partita di domani, è molto difficile. L’Udinese si gioca gran di chance di entrare in Europa. Ognuno nella vita ha quello che si merita.

Coppa Italia, Roma-Udinese: Totti smania, ci sarà. Menez, prima il “ginocchietto” poi l’influenza…

 Francesco Totti si riprende la Roma. Scherzando e ridendo. L’umore del Capitano va di pari passo con la condizione (in netto miglioramento) del  suo ginocchio: il “10” oggi si è allenato con i propri compagni, saltando – a scopo precauzionale – solamente l’ultimissima parte della seduta, dedicata a scatti e allunghi. Totti ha dato spettacolo, con le giocate, ma anche con le battute di spirito, che hanno reso al resto della squadra meno faticosi gli esercizi ordinati da Ranieri. Francesco ha risposto bene al lavoro di stamani, la tendinite inizia a dargli tregua. Il Capitano, non c’è dubbio, dovrà fare i conti, nel proseguo della carriera, con il ginocchio più volte operato. Ma il problema sembra assolutamente gestibile. Superata la fase acuta, adesso la miglior cura è giocare: avrebbe voluto farlo già domenica scorsa, contro il Siena; Ranieri dovrebbe accontentarlo giovedì, in Coppa Italia, contro l’Udinese. In questo senso, dal suo entourage trapela ottimismo: la sensazione è che Totti, dopo le fatiche di Torino, sarà nuovamente in campo per guidare la sua Roma verso la Stella d’Argento.

Roma, con Toni sei la regina del mercato; Totti punta l’Udinese

Cala il sipario sul calciomercato. Illazioni, indiscrezioni, anteprima, retroscena, acquisti e cessioni: archiviata la pratica – come direbbe un raggiante Claudio Ranieri dopo ogni successo calcistico della sua Roma – si torna a staccare il biglietto per assistere ai regali del calcio giocato. Nella speciale classifica di chi si è attivata di più e meglio, viene facile dire – ma lo è, semplice, da diversi anni – che l’Inter si sia mossa più delle altre. Con l’acquisto di Goran Pandev, già pedina inamobile dello scacchiere di Josè Mourinho, e con l’ufficializzazione del talentuoso Mc Donald Mariga (mezzo cartellino prelevato dal Parma a 3 milioni di euro), acquisto in prospettiva futura.

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