Il Messaggero analizza i reparti della Roma in seguito alle ultime mosse di mercato. Claudio Ranieri vive tra l’abbondanza e la carenza. Testuale:
Quattro reparti, uno completo, un altro un pò meno, in uno regna l’abbondanza. In un altro pure. Fin troppa grazia. Quindi, rosa amplissima. Con piccolissime crepe. Ma Ranieri ci sta, ovvio. La sua squadra è all’altezza della situazione e magari a gennaio potrà essere addirittura sfoltita. Lui va avanti lo stesso, senza problemi. Diciamo che a questo organico manca Behrami, o il Behrami della situazione. Cioè uno capace di fare il doppio ruolo: esterno alto e basso. Ma andiamo con ordine, reparto per reparto. Vediamo pregi (molti) e difetti (pochissimi).
Portieri: Ranieri ha a disposizione tre giocatori, diciamo di un certo livello: Julio Sergio, Doni e Lobont. Al momento il titolare è il primo, Doni ha scavalcato Lobont nel ruolo di secondo, poi c’è Pena che è il quarto e che non è stato nemmeno inserito nella lista Champions. In questo momento, se Julio Sergio ha un raffreddore, si apre la crepa. Doni, dopo l’estate turbolenta che lo ha visto protagonista, ha vissuto quasi da separato in casa. Dato per partente fino all’ultimo secondo di mercato, ora si ritrova nella Roma e vuole giocarsi il posto ma non è in grande spolvero. Al momento è frenato, Ranieri preferisce Julio Sergio. Lobont resta il numero uno della nazionale rumena ma anche quello della Supercoppa contro l’Inter. Il terzo-secondo della Roma, appunto. Deve ritrovare una certa continuità, così non dà grosse garanzie.