Scambio Mexes-Abate, Roma e Milan ci pensano

 Da Calciomercato.it:

Philippe Mexes sta attraversando un momento non certo esaltante nella Roma. Il centrale transalpino è ormai considerato una riserva, quando scende in campo non è sereno come prima e, ciliegina sulla torta, il suo contratto scade nel 2011. La situazione contrattuale del calciatore rende necessario o un rinnovo o una cessione a fine stagione, al fine di evitare di perderlo senza incassare nulla.
Alla finestra ci sono molte società, ma di particolare interesse è la situazione del Milan: oltre ai sinergici rapporti tra Rosella Sensi e Galliani, va infatti aggiunto che l’ennesimo infortunio di Nesta rende necessario un rimpiazzo di livello per la società milanese.

Roma, è super Juan

 Da Il Messaggero:

Lo Special Juan parla portoghese, ma è un leader silenzioso; non ama confezionarsi nemici su misura; non attacca sistematicamente gli arbitri e i colleghi, e mai lo vedrete fare il gesto delle manette a bordo campo. E’ uno che, da quando il fisico glielo permette, ha messo a tacere tutto e tutti, compresi quelli che, storia di un paio di mesi fa, gli rinfacciavano di pensare soltanto alla Seleçao, e ne invocavano la cacciata dalla Roma.
Sta sempre male, è mezzo fracico, non gioca mai e si allena solo per rispondere alle convocazioni di Carlos Dunga: ecco le accuse più ricorrenti. Una volta rintracciati i motivi dei suoi continui stop (alimentazione sbagliata e postura scorretta), il brasiliano è tornato a giocare con continuità. E a splendere. Juan, in realtà, è speciale per la sua normalità: lo vedi giocare e pensi che anche tu potresti fare quello che fa lui.

Roma-Mexes, c’è aria di divorzio

 Da Leggo:

Quasi venti milioni lordi per quattro anni. Tanti per un giocatore considerato in questo momento da panchina come Philippe Mexes, troppi per una società che di certo non naviga nell’oro. Per questo motivo il contratto del 26enne francese risulta ad oggi l’unico ad essere veramente a pericolo rinnovo.
Il contratto di Mexes scadrà nel 2011 e per evitare di perdere un autentico patrimonio a parametro zero, la Roma sta cominciando a valutare con attenzione le offerte provenienti da mezza Europa.

Totti-Toni, ossigeno per la Roma

 Da Il Corriere delle Sera:

Non è suonato l’allarme, perché il Palermo è ancora a 6 punti di distanza (e scontro diretto favorevole alla Roma) e la Juventus a 8, ma, come ha detto Nicolas Burdisso dopo lo 0-0 contro il Milan, «bisogna darsi anche un’occhiata alle spalle». La Roma è saldamente terza e sabato ha collezionato il 17° risultato utile consecutivo in campionato: 12 vittorie e 5 pareggi. Però la squadra è sembrata piuttosto stanca (lo ha ammesso anche Ranieri) e nelle ultime due giornate ha conquistato due punti: 2-2 a Napoli e 0-0 contro il Milan.
Erano gare difficili e i giallorossi le hanno affrontate con parecchie assenze o con giocatori al rientro da infortuni, come Pizarro e Toni. Detto questo – e considerando che la Roma ha già incontrato nel girone di ritorno Juve, Fiorentina, Palermo, Napoli e Milan – serve comunque un nuovo sprint per mettere al sicuro la partecipazione alla prossima Champions League.

Ranieri: “Prima la Roma poi la Nazionale”

 Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista a Il Tempo. Ecco le parole dell’allenatore della Roma:

Ranieri, che Roma ha ritrovato?
«La città è super cambiata, 35 anni fa era molto diversa. Ma di tanto in tanto sono tornato. Ho casa, mia madre e i miei parenti vivono qui. Roma è sempre la stessa. Quando sei fuori ti accorgi di quanto sia unica in tutte le sue manifestazioni. Anche se siamo “caciaroni” noi romani siamo ben voluti da tutti: l’ho toccato con mano girando per il mondo».
Da allenatore della Roma come si sente?

«Si può immaginare cosa significhi per me. Da bambino allo stadio già mi veniva il batticuore a pensare: e se stessi io in campo? Figuriamoci adesso che sono l’allenatore».
Qui c’è troppa pressione?

«La vivo sdrammatizzando molto. C’è un palazzo in via Tornabuoni a Firenze dove l’architetto ha scritto: “è più facile criticare che fare”».
Che squadra ha trovato a Trigoria?
«Mi aspettavo uno spogliatoio molto problematico e invece dopo una settimana mi sono reso conto che c’erano dei bravissimi ragazzi. Dovevo soltanto aiutarli a ritrovare serenità. Sapevo che la Roma era una grossa squadra, bisognava solo capire se era finito un ciclo o si poteva ancora provare a raggiungere cose importanti con questo gruppo. Si può fare ancora tanto, cercando anche di migliorare la rosa».

Burdisso: “Ma quale rigore…”

 Nicolas Burdisso ha le idee chiare. Dopo Napoli-Roma, archiviata con un 2-2 che ha lasciato amarezzza in casa giallorossa, l’argentino, fresco di convocazione in Nazionale argentina ha espresso in maniera chiara i propri pensieri, ripresi dalle pagine de Il Corriere dello Sport:
RIGORE.Non c’era alcun rigore. Neppure quello che l’arbitro ha concesso all’ultimo minuto. In quell’azione il giocatore del Napoli stava indietro, non era una situazione di pericolo, Mexes lo aveva lasciato andare“.
FORMA.Manca il gioco spumeggiante, però mi sembra che tutte le squadre soffrano da questo punto di vista negli ultimi tempi. Peccato, avevamo due gol di vantaggio, avremmo dovuto portare a casa questa vittoria. Il pareggio, per come è arrivato, ha fatto arrabbiare“.

Napoli-Roma: Burdisso per Mexes

 La novità difensiva nelle fila della Roma dovrebbe essere proprio questa: Nicolas Burdisso per Philippe Mexes. Da Il Romanista:

Quando la Roma, nell’estate 2007, ha ceduto Cristian Chivu all’Inter non ha perso soltanto uno straordinario giocatore, ma anche un leader. Nulla da togliere a Juan, il suo sostituto, centrale regale, forse anche più forte del romeno dal punto di vista difensivo, ma non nella capacità di saper richiamare l’intero reparto arretrato. Da quest’anno, forse per caso, forse no, con l’arrivo di Nicolas Burdisso questa lacuna può essere considerata colmata. L’argentino, che viene dalla Bombonera di Buenos Aires, infatti, si è preso dalla prima partita la retroguardia giallorossa, con la naturalezza del veterano. Lui, invece, nell’esordio di Genova, a Marassi, contro la squadra di Gasperini, era da poco più di ventiquattr’ore un calciatore romanista, tanto che il dirigente giallorosso, Tonino Tempestilli, aveva dovuto applicare in fretta e furia i numeri sulla maglia del nuovo acquisto (il 29), in prestito dall’Inter. Dall’arrivo di Ranieri a Trigoria, Burdisso è diventato titolare indiscusso. Al tecnico giallorosso serviva un «bandito», uno che sapesse prima guardare alla sostanza e poi alla forma. Pochi fronzoli e tanta determinazione. L’identikit di Nicolas. Dopo un turno di riposo forzato in Europa League col Panathinaikos, oggi tornerà titolare al centro della difesa, in coppia con Juan, a scapito di Philippe Mexes.

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