A una manciata di minuti dal sorteggio di Champions League, le italiane vivono con l’incubo di pescare il Barcellona di Leo Messi. Da Il Tempo:
“Sempre pernici, sempre pernici”. Se ne lamentava un famoso cardinale, al quale ogni giorno il Re di Francia offriva a pranzo lo stesso, squisito piatto. Intendeva dimostrargli, il Sovrano, che l’abitudine induce alla noia anche per le cose più appetibili: e si riferiva, lui, alla Regina, per giustificare le scappatelle addebitategli dall’alto prelato. Se non sono pernici, neanche lo spezzatino presume lunga e paziente sopportazione, in campionato ci è stato imbandito in tutte le salse, da febbraio diventa manicaretto da cucina internazionale, visto che anche la Champions League spalmerà i suoi ottavi di finale in due settimane, ognuna delle quali dedicata a quattro partite, due di martedì e altrettante di mercoledì.
L’Argentina di Maradona è una delle Nazionali favorite per la conquista del titolo mondiale. La Seleccion ha, tra le proprie file, uno dei giocatori più forti al mondo: Messi. Ma pure gli altri elementi che compongono il reparto avanzato non sono da meno: Milito e Tevez su tutti. Il commissario tecnico è Diego Armando Maradona, che ricopre il ruolo dall’ottobre del 2008. L’Argentina è stata inserita nel girone B, insieme alla Nigeria, alla Corea del Sud e alla Grecia.
Ha detto di non essere Diego Armando Maradona, uno che le partite le può vincere da solo. Cosa che, allo stato attuale delle cose, potrebbe riuscire solo a Leo Messi.