Da Il Romanista:
«Domani lì, in Tribuna Tevere, come sempre».
Non rinuncia seguire il derby dal suo posto allo stadio, Luca Barbarossa, il cui rapporto con la Roma, e ancor più con Roma stessa, è qualcosa che coltiva da sempre. Basti pensare a canzoni come “Roma spogliata”, che lo fece conoscere nel lontano ‘81, o a quelle dedicate ad angoli della città, da “Via Margutta” a “Piazza Navona”, altri due titoli di suoi pezzi famosi. Una passione che è grande quanto quella che si porta dietro per il calcio, come testimonia il fatto di essere il capocannoniere della Nazionale cantanti, con la cui maglia ha segnato 199 gol in 225 partite giocate. Perché è il sogno di un bambino, che – come cantava in un’altra sua canzone – si realizza in un prato, “il cuore in gola con tuo padre allo stadio”, dove “si accendono per te mille cuori e tamburi e un mare di bandiere”.
«Sono nato nel centro – dice Luca – meglio, nel cuore di Roma, a pochi passi da piazza del Popolo. Di conseguenza, non credo che sarei mai potuto diventare tifoso di qualsiasi altra squadra che non fosse la Roma. Anche perché mio nonno me le avrebbe date di santa ragione. E poi, io romanista ci sono nato, non ci sono neanche diventato. Seguo la squadra da quando lottava addirittura per non retrocedere. I miei ricordi partono dagli anni ’60, dai tempi di Giacomino Losi e di Pizzaballa in porta…».
Domani si gioca una partita-chiave per le sorti del campionato.
Da La Gazzetta dello Sport:
Da Il Messaggero:
Da La Gazzetta dello Sport:
Da La Gazzetta dello Sport:
Da Il Tempo: