Lazio-Roma: la guerriglia porta a dieci arresti

 Aggiornamenti in tempo reale in seguito ai fatti di violenza di cui si è resa protagonista una minoranza sparuta di tifosi delle due squadre. Dopo la gara a Roma si sono vissuti momenti di forte tensione e paura che stavano per portare alla tragedia. La si è evitata solo per fortuna. Le forze dell’ordine hanno arrestato finora dieci persone e sequestrato un ingente quantitativo di armi. Gli sviluppi li indica Adnkronos in una nota rilasciata in tarda mattinata:

Lazio-Roma: festa giallorossa

 Da Leggo:

C’è chi fa festa, chi fa a pugni, chi rincorre l’arbitro e c’è la Roma che raccoglie un derby che non dimenticherà e un primato che l’Inter si era ripreso venerdì. Finisce 2-1, con Vucinic che ha cancellato Rocchi, una Lazio capace di nascondere la Roma per un tempo, il primo, chiuso in vantaggio. Ma era stata una pessima Roma. Ranieri Claudio, dopo aver provato per tutta la settimana Menez, ha peccato di gola schierando il tridente che qui definiscono “pesante”, con Totti, Toni e Vucinic.

Roma, il sogno continua

 Da La Stampa:

È l’anno della Roma che adesso ci crede, se l’esultanza del dopopartita significa qualcosa. L’ultima trappola visibile sul suo cammino verso lo scudetto è ormai alle spalle: ne rimangono di nascoste e infide ma la vittoria nel derby, anche per il modo in cui è stata ottenuta, con un misto di bravura, di coraggio e di fortuna, testimonia che la ruota quest’anno gira senza intoppi. Dopo 48 secondi della ripresa la Lazio poteva raddoppiare la rete iniziale di Rocchi e chiudere la partita con il rigore fischiato per l’atterramento di Kolarov. Floccari lo ha sbagliato come un principiante e la storia del campionato è cambiata forse definitivamete.

Derby: Roma, una città in festa

 Da Il Romanista:

Una città impazzita. Per le strade, clacson e sciarpe accompagnano la serata dei tifosi della Roma. Il derby è appena finito, mentre i giocatori festeggiano la vittoria sotto la Curva Sud, le prime luci riempiono le vie fino a quel momento deserte. Si torna a sognare. L’ansia è passata e il calendario, dice meno 4 al “non succede, ma se succede”. Marco sembra un invasato: «Dajeeeeee. Non ci posso credere, siamo ad un passo dal paradiso». Elio è ancora spaesato: «Incredibile. Sto vivendo un sogno, non svegliatemi». Roberto: «La cosa più divertente è aver mandato la Lazio a ridosso della serie B». Fabio, invece, se la ride di gusto: «Li abbiamo massacrati, battuti sul campo e umiliati sugli spalti».

Vucinic, l’uomo dei sogni

 Da Il Tempo:

Il piccolo Vucinic cresce nel pancino di mamma Stefania, papà Mirko è un altro da quando ha saputo che presto a casa saranno in tre. Decisivo, combattente, leader, goleador. Mai visto un Vucinic così. Capocannoniere giallorosso in campionato con 13 gol, 19 comprese le coppe, 13 dei quali nel 2010. È lui a prendersi la copertina di un derby che per i romanisti sarà una goduria eterna. «Segnare una doppietta e vincere contro la Lazio è la cosa più bella del calcio», dice il montenegrino mentre inizia il delirio romanista. Rigore e punizione, le specialità di Totti.

Lazio-Roma: tutte le interviste dei protagonisti

Lazio-Roma: tutte le interviste del dopo partita
 Rosella Sensi nel dopo gara di LazioRoma ha commentato la vittoria giallorossa alle radio: “Voglio fare i complimenti a tutti, dirigenti, e allenatore. Noi adesso dobbiamo essere concentrati sulla partita di mercoledì con l’Udinese, poi penseremo alle prossime avversarie. Le gare che ci aspettano saranno tutte difficili. Io mi aspetto sempre moltissimo dai miei giocatori; quella del primo tempo non era la vera Roma”.

Le pagelle di Lazio-Roma: Vucinic da sogno, Pizarro da applausi

 Julio Sergio: 7,5 – Para tutto. L’ennesima dimostrazione di cosa significhi dare sicurezza al reparto. E’ straordinario, il brasiliano, riesce a cambiare la partita con una parata, la più importante, neutralizzando il rigore di Floccari. Da quel momento la Roma prende coraggio.
Cassetti: 6 -Ha il duro compito di difendere dagli attacchi di Kolarov, a volte con merito, altre volte fallosamente. Dalla gioia del gol dell’ultimo derby alla doppia delusione di aver provocato il vantaggio biancoazzurro e il rigore ad inizio ripresa. Da allora si riscatta e sfodera una prova di corsa, cuore e determinazione.
Burdisso: 7 – Impeccabile. Si appoggia a Juan quando la Lazio prova a sfondare per vie centrali. Si supera nel primo tempo chiudendo gli spazi a Rocchi e comanda un reparto che ha ritrovato sicurezza.
Juan: 7 – Sicuro, attento e concentrato sin dal fischio d’inizio. Blocca gli attacchi laziali e comanda la linea difensiva con determinazione. Un leader.
Riise: 6,5 – Utile per qualità ed intensità. Nonostante non si è reso pericoloso con le sue galoppate sulla fascia sinistra ha lottato fino al novantesimo ed ha incoraggiato i suoi compagni di reparto con il suo carattere da vichingo.

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