Da Il Corriere della Sera:
“L´Aquila non la fanno volare, eh, ma io vorrei piazzarla sotto la Nord, e per novanta minuti. Ci riuscirò, ah ah”. E sorride in un modo, Claudio Lotito, con un´espressione così ingenua che potresti vederla sul viso di un bambino all´Olimpico durante il volo di Olimpia. Magie del rapace che pare abbia cambiato l´atmosfera dello stadio, forse. O forse è vero che è cambiato anche lui, il presidente. Così contestato – “finché vivrò odierò Claudio Lotito”, cantavano i tifosi. Ridotto a macchietta dalle imitazioni televisive. Criticato da alcuni presidenti che però, va ricordato, prima lo irridevano e poi l´hanno copiato (tetto sugli ingaggi, prestiti onerosi con diritto di riscatto…). Forse è cambiato anche lui, adesso: a Palermo, per dire, era allo stadio col figlio Enrico, un bimbo con la sciarpa biancoceleste al collo. A fine partita si sono abbracciati, padre e cucciolo, offrendo a telecamere e fotografi una scena inimmaginabile fino a qualche mese fa.
Lotito, scusi la domanda: ma è vero che lei era romanista come Paolo Di Canio ha raccontato a Chiambretti?