Juan come Aldair: a Roma lo si pensa già da un pezzo. Il paragone tra i due centrali è un riflesso incondizionato per ciascun giallorosso ma ora capita che a incoronare il carioca in rosa ai capitolini sia proprio il modello. Aldair. Cresciuti entrambi nel Flamengo, i due brasiliani si sono passati il testimone e, a quanto pare, proprio Aldair dichiara di aver individuato un degno successore. Ecco l’articolo integrale con l’intervista all’indimenticato Pluto apparsa su DNews. Testuale:
Il sorriso perenne, la serafica calma, identica a quella mostrata in campo, quando giocava a testa alta e faceva impazzire gli avversari un po’ come fa Juan oggi, considerato il suo erede in giallorosso. Stesso ruolo, identica attenzione sull’anticipo, al punto che neanche c’è il tempo di preoccuparsi, “tanto la palla è già nostra”.
Juan erede di Aldair: l’accendiamo?
Juan è un grande giocatore, è giovane, ha tanta strada davanti a sé e la Roma deve tenerlo. Nessun paragone, ognuno è se stesso, io giocavo un calcio diverso, oggi tutto è ancora più veloce.
Nulla vieta di pensare che siete per lo meno simili. O sbaglio?
Beh, siamo usciti dalla stessa scuola, siamo cresciuti nel Flamengo, può significare qualcosa, no?.
È finita la stagione. Come considera quella romanista?
Assolutamente positiva. È arrivata seconda e tenuto in piedi il discorso scudetto fino all’ultima giornata, è giunta in finale di coppa Italia, cosa volere di più? Poi, per come era cominciata questa annata, non c’è che da applaudire la squadra.
Rimpianti?