Serie A, diritti tv: il banco non è saltato

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 Dal Messaggero:

Tutto come prima. Quindi, tutto in ordine, il banco non è saltato. Il Tribunale civile di Milano (sezione specializzata per la proprietà industriale e intellettuale) ha respinto il ricorso cautelare di Conto Tv (assistita da Zencovich e Franceschelli) e non ha sospeso il contratto in essere tra la Lega calcio e Sky, (assistita in tribunale da Emanuele e D’Ostuni, più l’avvocato Bianchi) per la trasmissione delle partite di serie A delle prossime stagioni. Il contratto vale 1.149 milioni di euro (571 milioni, più 578), distribuito nelle due prossime annate calcistiche. A respingere il ricorso della emittente satellitare toscana è stato il giudice della sezione milanese Claudio Marangoni. Ma qual era la tesi di Conto tv? Di congelare gli effetti del contratto tra la Lega Calcio (assistita da Abbadessa e Ghirardi) e Sky perché, a suo dire, il bando di gara sui diritti tv delle prossime due stagioni non aveva rispettato i criteri della concorrenza. La serie A ha tremato, insomma. Mentre ora – a meno di ricorsi più o meno annunciati da parte della stessa Conto tv – molte società manterranno la possibilità di mettere a bilancio la rispettiva quota dei diritti televisivi e di muoversi sul calciomercato, di pagare gli stipendi ai giocatori, etc etc. Di vivere da società sana, insomma. La sospensione (chiesta e non ottenuta), invece, avrebbe mandato all’aria piani di molte società, specialmente le piccole, che avrebbero rischiato di non iscriversi al prossimo campionato. Il giudice ha spiegato, nell’ordinanza, che Conto Tv non aveva partecipato alla gara con offerte e che «il quadro fornito dall’emittente era del tutto parziale in quanto ingiustificatamente delimitato alla sola piattaforma satellitare e dalle sole offerte relative al campionato di Serie A».


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