Roma, superato il primo vero esame, ma occorre far mercato, e Vucinic non si deve toccare…

di Redazione Commenta


 Alla fine quel che conta è stato il risultato, ma quanta fatica per battere il modesto ma grintoso Gent. La Roma ha fatto in pieno il suo dovere, il 3-1 finale ci sta tutto, e se non fosse stata per qualche cervellotica decisione arbitrale forse il punteggio sarebbe potuto essere molto più ampio. Certo, che con quel caldo era difficile giocare, la Roma ha iniziato contratta, preso lo schiaffo al 22′ ha saputo reagire e sfoderare una rabbia nonchè l’orgoglio che ci deve far ben sperare per il futuro. Dopo la prestazione con il Gent restiamo convinti che Mirko Vucinic non verrà ceduto, ma saranno altri i giocatori a lasciare la casacca giallorossa. La difesa è stata un mezzo disastro, Mexes con in suo nuovo look, se è vero che ha messo lo zampino sul gol del pareggio, va rimarcato di essersi fatto una pennichella sul cross di Thompson, e a Riise e Artur va rimproverato il fatto di non essere stati capaci di rimediare all’errore del francese. Meno male che Guberti (4 anni fa in D) ha sfoderato una buona prestazione, dribbling continui, tentativi dalla media e corta distanza, ma  forse nella ripresa un po’ frenetico. Due parole ancora una volta le merita il capitano, unico immeso, tartassato dalla coppia centrale belga, e  non tutelato da un arbitro davero scarso, ma Totti è la Roma e viceversa, una punizione splendida (deviata da Mexes), il rigore propiziato con astuzia, il gol dal dischetto e tante giocate di grande classe. Poi Vucinic? Come si fa a cedere un giocatore che non si allena da due settimane, ma quando rileva Okaka viene acclamato a furor di popolo dai 40 mila dell’OLimpico che hanno sfidato anche l’afa del Cupolone per vedere giocare la Roma? Mirko ha toccato tre palloni, e sull’assist di Pizarro ha realizzato uno splendido gol. Le ombre: Artur purtroppo non ha ripetuto le buone prestazioni delle amichevoli, Riise è semrato imbambolato nel ruolo di centrale, mentre ci è piaciuto lo spirito di Taddei e le corse di Motta, ma certo per la lunga stagione che ci aspetta, servirà qualcosa di più…


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