Questione di dignità: vogliamo De Rossi, quello vero

 Daniele De Rossi arriva all’appuntamento con il derby con un fardello sulla coscienza. La gomitata a Srna nel corso della gara di ritorno della sfida di Champions League tra Shakhtar Donetsk-Roma è un momento di follia che il giallorosso pagherà caro e sembra poter incidere sul momento psicologico del 16 capitolino. Il derby alle porte è arma a doppio taglio: occasione per archiviare in fretta quel gesto oppure gara in cui peserà in maniera negativa l’aspetto mentale. Le accuse per quel fallo volontario sono piovute da ovunque: critiche meritate, doverose. Per De Rossi, ora, diventa anche questione di dignità. Da Il Corriere dello Sport:

Torna la Roma romana e romanista. Totti e De Rossi titola­ri. A loro si affida Vincenzo Mon­tella per vincere il quinto derby consecutivo e dare un senso al fi­nale di stagione, semifinale di Coppa Italia a parte. Su Totti, una volta risolto il problema al pol­paccio, non c’erano troppi dubbi dopo la panchina per novanta mi­nuti a Donetsk. Qualche dubbio in più, invece, poteva esserci per il biondo centrocampista di Ostia, reduce dai novanta minuti in Ucraina in cui è tornato sul ban­co degli imputati, giustamente, per un altro episodio che ha poco a che fare con il calcio gioca­to.

FIDUCIA -La gomita­ta rifilata a Srna è stata vista in tutto il mondo, definirla un brutto episodio è perlomeno norma­le, oltretutto perché non è la prima volta che il giocatore si rende protagonista di un gestaccio di questo tipo. Montel­la certamente non l’ha assolto, ma altrettanto certamente non ha puntato il dito contro De Rossi, ri­badendogli la sua fiducia, speran­do che il derby gli restituisca il centrocampista che fino a qual­che mese fa molte squadre impor­tanti invidiavano alla Roma. Lo manderà dunque in campo, cen­trale al fianco di Pizarro nel quat­tro- due-tre-uno che molto proba­bilmente vedremo in campo an­che oggi pomeriggio, il modulo, del resto, che il nuovo allenatore giallorosso ha dimostrato, da quando si è seduto sulla panchina romanista, di ritenere quello mi­glioreper sfruttare le caratteri­stiche dei giocatori che ha a di­sposizione.
FORMAZIONE
-Totti al posto di Bor­riello a parte, non dovrebbero es­serci altre novità rispetto alla for­mazione che abbiamo visto in campo a Donetsk. Cassetti, infat­ti, come era prevedibile, non ce l’ha fatta a recuperare, non è sta­to neppure convocato, seguirà il derby dalla tribuna. Al suo posto sulla corsia destra sarà dunque confermato Nicolas Burdisso e c’entra poco che Rosi deve scon­tare ancora un turno di squalifica. E’ prevedibile, al contrario, un ballot­taggio sulla corsia sinistra difensiva dove Castellini, complici le ultime prestazioni di Riise, è diventato un’al­ternativa più con­creta al norvegese. Le ultime da Trigo­ria fanno pensare, comunque, che toc­cherà ancora alro­sciola maglia da ti­tolare. Per il resta sembra tutto scrit­to. Anche se non so­no da escludere sorprese. Che potrebbero riguar­dare soprattutto Jeremy Menez. Il francese potrebbe essere utiliz­zato come terzo giocatore offen­sivo al posto di Rodrigo Taddei, anche se questa, almeno a dar ret­ta alle parole di ieri di Montella, sembra al momento un’ipotesi difficilmente percorribile. Al con­trario Menez potrebbe essere preferito a Vucinic come esterno sinistro offensivo, se non altro perché il montenegrino in setti­mana ha dovuto fare i conti con qualche problema fisico. Anche se ci riesce difficile pensare a un Montella che rinuncia a Vucinic.

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