Tutta la Roma di Giorgio Rossi

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 Chi segue la Roma in maniera quantomeno sporadica, non può non conoscere lo storico massaggiatore dei giallorossi: Giorgio Rossi, impossibilitato a recarsi a Riscone di Brunico per seguire la squadra in ritiro a causa di problemi di salute ma gli acciacchi fisici non impediscono alla memoria storica del club capitolino di mettersi in funzione anche agli sgoccioli di luglio. Da Il Tempo:

Dopo tantissimi anni la Roma si ritrova in ritiro senza una delle sue figure storiche, il massaggiatore Giorgio Rossi, solitamente sempre presente tra queste montagne. “Purtroppo ho avuto alcuni problemi di salute che mi hanno impedito di andare a Brunico con i ragazzi e Ranieri, del quale ho un bel ricordo già da quando era ancora un giovane giocatore che veniva in ritiro con la Roma.

Claudio nasceva attaccante, ma quanti gol si mangiava! Così mister Trebiciani pensò di arretrare la sua posizione in campo e di schierarlo in difesa. Da quella intuizione nacque prima un grande giocatore e poi un ottimo allenatore” dice lo stesso Rossi a «barforzalupi.it».
Di mister in vita sua ne ha conosciuti tanti, tra questi è rimasto legato a Zdenek Zeman, oggi tornato in pista sulla panchina di quel Foggia che lo lanciò nel calcio che conta. “Lui è un grande. Alla Roma faceva tutto e faceva lavorare tantissimo i suoi giocatori, al punto che Di Biagio spesso lo prendeva in giro per quell’apparecchio che aveva per contare i tempi che il Boemo aveva sempre con sé. ‘Ammazzava’ i suoi giocatori, ma in campo come volavano! Aveva poi un rapporto speciale con Totti. Francesco era il suo cocco, ma non gli risparmiava niente. Anche lui, come tutti i suoi compagni, era costretto a faticare sui gradoni dei ritiri estivi, caratterizzati anche dal famoso ‘wash out’, la dieta a base di verdure lesse e acqua per depurare l’organismo dalle tossine dell’estate. E poi Francesco è un gran lavoratore. Certo che nella sua carriera ha preso troppe botte, anche perché a giocatori come lui la palla non riesci a toglierla se non con i falli”.
Ovviamente sono tantissimi i ricordi di Rossi, tra tutti, però, accanto alle gioie per le vittorie, spiccano le grandi delusioni, come ad esempio il Roma-Sampdoria che nel campionato appena passato è costato lo scudetto ai giallorossi: “Perdere quella partita ci ha ammazzati. Un po’ come accadde contro il Liverpool e il Lecce, che resta uno dei miei più grandi rimpianti. Quel giorno giocò il loro portiere di riserva Negretti, che fece una grandissima prestazione per poi sparire negli anni a seguire”. Infine una battuta su Adriano: “Ho avuto modo di conoscerlo a Trigoria, e penso proprio che tornerà ad alti livelli. E’ un ragazzo molto simpatico. Scherzandoci, gli ho dato la foto di Petruzzi, e gli ho detto che ancora ti sta cercando, non t’ha preso quella volta all’Olimpico e ancora è lì che ti cerca!”.


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