Roma – Burdisso: Accordo lontano

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 Da Repubblica.it:

Sembrava una storia avviata verso il lieto fine. La telenovela Burdisso, invece, sembra destinata a intrattenere ancora i tifosi di Roma e Inter. “Nessuna novità” è il gelido commento di Hidalgo, agente che cura gli interessi del giocatore argentino. E il tempo stringe: sabato l’esordio della Roma in campionato, appena 72 ore prima della fine delle contrattazioni estive.

BURDISSO – Prima della Supercoppa un contatto telefonico tra Rosella Sensi e Massimo Moratti sembrava aver spalancato un’autostrada per il ritorno nella capitale del difensore della nazionale argentina. Nelle ultime ore, però, l’apertura non ha avuto seguito. La Roma aspetta convinta che da Milano prima o poi debbano accettare l’ultima offerta di circa 5,5 milioni più bonus (che aumenterebbero di un altro milione l’esborso totale), per evitare di perdere il giocatore a costo zero. Il rischio, però, è che l’operazione possa trascinarsi fino agli ultimissimi istanti del mercato. Burdisso, che ieri ha ribadito di persona il proprio “no” a Marotta, in queste ore è ancora a Roma con la famiglia, in attesa di poter festeggiare il ritorno a Trigoria. “La nostra posizione – spiega Hidalgo – è chiara: o Roma o Inter. Siamo delusi da questa situazione, la richiesta nerazzurra è di 8 milioni di euro, ma avendo un accordo con la Roma non cerchiamo altri trasferimenti. Certo che solo ora si scopra il valore di Burdisso è un po’ strano, comunque ognuno si prende le sue responsabilità. Ne ha anche la Roma, che a suo tempo non ha voluto inserire Baptista nella trattativa ed ora ne paga le conseguenze”. Tra i dirigenti di Roma e Inter, però, non è previsto nessun appuntamento. La sensazione è che eventuali sviluppi restino legati a nuovi contatti tra presidenti, anche se Hidalgo frena: “Se tutta la trattativa si poteva sbloccare con un telefonata si poteva fare tutto anche prima, visto che Nico aveva già manifestato la volontà di non tornare a Milano”. Vero scetticismo o bluff? Rimane il dubbio.

BAPTISTA-BEHRAMI-CASTELLINI – In attesa di Burdisso, prosegue l’altro mercato, quello delle cessioni. Andreolli saluta e va al Chievo a titolo definitivo: costo dell’operazione poco meno di un milione. “Giocare con tanti campioni mi ha dato tanto – spiega il difensore – ma avevo bisogno di trovare più spazio”. La vera sorpresa, però, potrebbe arrivare dalla Germania, dove lo Schalke 04 di Magath, dopo un contatto diretto con il manager del giocatore, Lucci, potrebbe presentare ai dirigenti giallorossi una proposta per Julio Baptista. Si discute su una base di 5 milioni, quelli che chiede la Roma, pronta a reinvestire la cifra (o solo una parte) per un esterno da offrire a Ranieri. Il tecnico continua a chiedere giocatori “alla Burdisso”, con voglia di rivincita e spirito di sacrificio: Behrami sarebbe il nome preferito, ma le esigenze potrebbero consigliare di spendere qualcosa per un esterno mancino da affiancare a Riise. Il nome, ormai da giorni, è quello di Castellini: “Non abbiamo ricevuto richieste da Trigoria”, assicura però il dg gialloblu Leonardi. In realtà qualche sondaggio tramite l’agente del giocatore è già stato fatto. Il Parma non lo cede in prestito, formula gradita dalla Roma: c’è una settimana per lavorare all’operazione.

ARABI – In attesa che, con la fine di agosto, l’attenzione degli istituti finanziari torni a concentrarsi sul futuro della Roma, c’è da registrare l’ingresso di Aabar, il fondo di Abu Dhabi di cui si è parlato spesso come un potenziale acquirente del club giallorosso, tra gli sponsor del Manchester City dello sceicco Mansour. Solo un primo passo nel calcio in attesa di interventi più importanti o un addio all’investimento Roma?

ROMA MULTATA – Le intermperanze dei tifosi giallorossi in occasione della finale di Supercoppa giocata a Milano sono costate alla Roma un’ammenda da 20.000 euro. Lo ha deciso il Giudice sportivo. Nel corso della sfida, l’arbitro Bergonzi era stato costretto a sospendere il gioco per quattro minuti in seguito al lancio di alcuni fumogeni sul terreno di gioco da parte dei supporter capitolini. Al momento della sospensione, intorno al 28′ della ripresa l’Inter, poi vincitrice con il punteggio di 3-1 era in vantaggio per 2-1 sui rivali. La sanzione pecuniaria stabilita dal Giudice sportivo, tiene conto, oltre all’interruzione del gioco, anche del lancio di “un petardo ad alto potenziale” dal settore romanista ad un settore occupato dai tifosi dell’Inter e del lancio di bottiglie di plastica, sia nel primo sia nel secondo tempo della partita, verso settori dello stadio occupati da tifosi nerazzurri.


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