Roma-Basilea: Totti e Borriello non bastano. Ranieri deve fare quadrato…

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 Una Roma senza regole. Il grafico dell’andamento giallorosso, dove l’Olimpico fino ad oggi rappresentava un fattore di crescita, conosce una nuova sterzata: il Basilea rifila tre gol agli uomini di Ranieri, che dopo la confortante prestazione contro il Genoa, ora si ritrovano nei guai in Champions League. Non basta il sussulto di Borriello e la buona vena di Totti per mettere sotto gli svizzeri. Che umili e ordinati fanno festa nella Capitale.
SCELTE – Il tecnico di
Testaccio opta ancora per il 4-4-2. Il modulo lo aveva in testa già dal ritiro di Riscone, con il rientro di Taddei ora è possibile. Qualcosa non quadra, però, negli ingranaggi della Roma. Perrotta fa di nuovo l’esterno sinistro e la scelta questa volta si dimostra fatale. Da quella parte i giallorossi soffrono. Da quella parte rimediano il gol del 2-1, dopo che Frei aveva aperto le marcature e Borriello aveva rimesso in carreggiata i suoi. Solo a sprazzi Pizarro e compagni sono riusciti a tenere il pallino di gioco. Dopo un avvio di ripresa veemente, la Roma è tornata a palesare tutti i suoi limiti. Il sigillo di Cabral è lo specchio della notte.
UNA PARTITA A PARTE
– Si cercano, si trovano, mentre i compagni vanno a picco. Totti e Borriello, contro il Basilea, hanno giocato per la settima volta insieme dal primo minuto. E il bottino di gol della coppia con entrambi in campo è salito a quota quattro: la finalizzazione è esclusiva di Marco, mentre Francesco è tornato a dipingere parabole inspiegabili per i propri avversari. Ovvero assist d’oro. Totti e Borriello, insieme, avevano già freddato Bologna, Cluj e Genoa. Mentre a Cagliari (una manciata di minuti per il Capitano),  con l’Inter in casa e a Napoli i due erano rimasti all’asciutto. “Solo voi giornalisti ne avete fatto una questione. Io ho sempre creduto nella loro compatibilità“, la rivendicazione di Ranieri alla vigilia.
Lo score personale di Borriello conta cinque reti: alle circostanze menzionate, va aggiunto il guizzo del bomber nella sciagurata trasferta di Brescia. Per il “10”, invece, il digiuno di gol non è mai durato così a lungo. Totti non segna dal 9 maggio scorso, doppietta al Cagliari per tenere la Roma aggrappata ai sogni di scudetto. L’esultanza gli manca. Le imprecazioni per quei palloni usciti di un soffio raccontano quanto…
Simone Di Segni


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